Simona Izzo, dagli esordi come doppiatrice al successo come regista
Molta della bellezza del cinema italiano è merito dei brillanti interpreti, tra set e dietro le quinte, che nel corso degli anni hanno modellato il settore con il proprio talento. Un esempio è senza dubbio Simona Izzo, capace di destreggiarsi con maestria tra doppiaggio, recitazione e regia senza tralasciare alcuna delle sue peculiarità artistiche che l’hanno resa amata per gli appassionati tra piccolo e grande schermo.
Gli esordi di Simona Izzo risalgono agli anni ottanta, in particolare con il Nastro d’argento conquistato nel 1990 con il doppiaggio di Jacqueline Bisset nel film “Scene di lotta di classe a Beverly Hills”. La sua carriera è stata impreziosita anche dalla recitazione in prima persona, senza dimenticare l’ampio impegno come regista, spesso in collaborazione con suo marito Ricky Tognazzi, anche lui tra i pilastri del cinema italiano.
Simona Izzo e il tunnel della depressione: “Per fortuna ho incontrato Ricky Tognazzi…”
Spesso di Simona Izzo ha incuriosito anche la vita privata; per quasi 10 anni (dal 1978 al 1985) è stata legata al compianto Maurizio Costanzo, prima di ritrovare l’amore al fianco di Ricky Tognazzi. Con l’attore e regista vive da quasi 30 anni un rapporto viscerale, che dal privato sfocia nella collaborazione professionale che spesso ha dato vita a veri e propri capolavori per il cinema e per la tv. La carriera brillante e una vita condivisa all’insegna dell’amore che, per Simona Izzo, è stata caratterizzata anche da momenti di difficoltà.
Intervistata dal Corriere della Sera, Simona Izzo ha raccontato di aver vissuto il calvario della depressione. “Ho sofferto tanto, sono stata molto infelice; una depressione bipolare che mi ha fatto passare metà della mia vita”. Il periodo buio alle prese con lo sconforto è stato però superato proprio grazie all’amore per suo marito Ricky Tognazzi. “Per fortuna ho trovato lui; è l’unica persona al mondo che ha sempre sopportato la variabilità del mio umore. E’ gentile, accudente…”.