Come sempre quando Simona Molinari torna in televisione c’è qualcuno che sui social network che oltre alla sua splendida voce c’è anche qualcosa di più. La ragazza infatti è veramente splendida e in questo contesto a Una serata… Bella Per te, Bigazzi! si mostra con un filo di trucco e un taglio corto con la frangetta che scivola da una parte. Il corpo è avvolto in un tubino nero che ne esalta le forme e ci mostra una donna che non ha nulla da invidiare a una top model. Simona però ha deciso di affidare la sua carriera al talento della voce e anche quello in generale sulla musica. Ragazza semplice e molto intelligente anche nelle sue parole misurate ha dimostrato ancora una volta di saper come calcare il palcoscenico anche quando non canta. (agg. di Matteo Fantozzi)
Cantante e compositrice jazz
C’è anche Simona Molinari, tra gli ospiti di Una serata… Bella – Per te, Bigazzi!, lo spettacolo in onda questa sera in replica su Rete 4 tutto dedicato alla figura del grande paroliere scomparso nel 2012. Ultimamente, Simona si è ritrovata ‘divisa’ tra la sua carriera di cantautrice e compositrice jazz e quella di attrice nel film di Walter Veltroni C’è tempo. Sarà per questo che – come dichiara in un’intervista a Sky tg24, rilasciata in occasione della messa in onda della stessa produzione nell’ottobre scorso – Simona sceglierebbe la parola ‘dicotomia’ per titolo di una sua ipotetica autobiografia. Adesso, però, archiviata l’esperienza sul set, pensa solo a cantare: “Sono in un momento di scrittura ma anche di grandi trasformazioni. Sto infatti cambiando team di lavoro. Il prossimo anno uscirà il mio nuovo disco a cui seguirà con ogni probabilità anche un tour”.
Simona Molinari e il cinema
Apprendiamo dunque che quest’anno sarebbe dovuto uscire il nuovo album di Simona Molinari, ma, per ora, complice la situazione Covid, la sua mancanza dalla scena musicale continua a farsi sentire. Dopo circa due anni dalla conclusione della sua esperienza al cinema, ci sarebbe anche la voglia di tornare a recitare: “Per me l’aver fatto parte del cast di C’è tempo è stato davvero un momento magico. Bisogna, poi, sapere che un progetto di un film è un processo lento che dura almeno dai due ai tre anni tra sceneggiatura, riprese, montaggio e uscita nelle sale. Quindi è qualcosa che ti avvolge completamente, quasi una fetta di vita. Non può, quindi, che lasciarti un ricordo bellissimo. Almeno così è stato per me”.
Simona Molinari: “Quando canto capisco se la gente si emoziona”
Certo è che esibirsi su un palco e fare l’attrice sono due cose ben diverse. Effettivamente – ammette Simona Molinari – questo nuovo approccio artistico le è sembrato strano (“straniante”) all’inizio: “Quando sono su un palco e sto cantando, sono in contatto diretto con il pubblico e capisco subito se sono riuscita a trasmettere delle emozioni. Sul set di un film questa cosa non ci può essere. Quando ho rivisto C’è tempo in sala, insieme a tutti gli altri spettatori, ho capito dalle loro reazioni che ero riuscita a suscitare delle emozioni, quasi in maniera inconsapevole. Va detto che il merito in questo caso è del Veltroni uomo e regista, che è riuscito a costruire attorno a noi attori un racconto straordinario”. E se non avesse fatto la cantante, cosa sarebbe diventata? Anzitutto specifica che per lei è una “domanda complicata”, anche se poi dimostra di avere le idee abbastanza chiare: “So per certo che sarei stata una persona che quasi sicuramente avrebbe lavorato nel mondo dello spettacolo. Magari avrei fatto teatro. Se invece immagino qualcosa lontano dal mondo dello spettacolo direi l’investigatrice”.