Simona Sparaco ospite della nuova puntata di Domenica In: la scrittrice e sceneggiatrice si racconterà ai microfoni di Mara Venier tra carriera e vita privata. Nata a Roma nel 1978, la Sparaco è la compagna di Massimo Gramellini, con cui ha avuto il primo figlio Tommaso, ed è una delle autrici più conosciute del panorama nostrano: finalista al Premio Strega con il suo romanzo “Nessuno da di noi”, con “Se chiudi gli occhi” nel 2015 ha vinto la nona edizione del Premio Tropea ed è stato tra i vincitori del Premio Salerno Libro d’Europa. Nel 2016 ha pubblicato, sempre con la casa editrice Giunti, “Equazione di un amore” ed ha riscosso grandi successi: basti pensare che i suoi lavori sono tradotti in Francia, Spagna, Sud America, Giappone, Inghilterra e Russia.



SIMONA SPARACO E LA VITTORIA DEL PREMIO DEA PLANETA

Simona Sparaco è reduce da un importante riconoscimento: ad aprile ha infatti ricevuto il primo premio DeA Planeta con il romanzo inedito “Nel silenzio delle nostre parole”. Il premio letterario istituito dalla casa editrice DeA Planeta Libri, fondata nel 2017 dal gruppo De Agostini e dal gruppo spagnolo Planeta, si è assicurata i 150 mila euro in premio e il suo romanzo verrà pubblicato in Italia da DeA Planeta e in spagnolo con altre case editrici del Gruppo Planeta e tradotto in lingua inglese e francese per essere proposto ad altri editori internazionali. Un grande traguardo per la scrittrice capitolina, che aveva partecipato al concorso con lo pseudonimo Diego Tommasini, che nel suo ultimo lavoro ha raccontato una serie di storie ispirate all’incendio della Grenfell Tower di Londra, accomunate dal tema delle incomunicabilità tra genitori e figli.

CHI E’ SIMONA SPARACO

Compagna del giornalista Massimo Gramellini, Simona Sparaco dopo aver concluso il liceo ha deciso di iniziare il percorso di studi in Scienze della Comunicazione a Londra. Una volta tornata in Italia, ha deciso di viaggiare per il mondo ed è partita alla volta del Singapore. Tornata nel Belpaese, si è iscritta alla facoltà di Lettere con indirizzo Spettacolo e infatti, oltre ai romanzi, cura anche sceneggiature. Del suo lavoro ha parlato così in una recente intervista a Onda Musicale: «Cos’è scrivere per me e cosa insegna? Creare mondi che prima non c’erano, sentirmi grande come un dio e al tempo stesso infinitesimale come un granello di sabbia. Fare silenzio e imparare ad ascoltare la vita, osservare i suoi segnali, per lasciarmi rassicurare dal fatto che esiste un disegno e che non devo fare altro che assecondarlo. Che ruolo hanno interiorità e mondo reale? Cruciale. Attingo continuamente da quell’universo che si trova a metà strada tra l’inconscio e gli accadimenti della vita. Mi lascio guidare dal disegno».

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