Grande Fratello 2024, Simona Tagli e il rapporto protettivo verso la figlia
Al Grande Fratello 2024 Simona Tagli si è riconciliata con Alessio Falsone, dopo il duro scontro degli scorsi giorni in cui la showgirl ha accusato il coinquilino di aver tirato in ballo sua figlia Georgia. Alfonso Signorini, affrontando la questione, sottolinea come la concorrente abbia spesso manifestato un atteggiamento di protezione nei confronti della figlia, a testimonianza di un rapporto speciale. Ma dietro c’è una storia ben più complicata, che viene raccontata proprio nella puntata di questa sera e introdotta dal conduttore.
“Hai una reazione di grande protezione, perché spesso, una volta, il tuo essere madre è stato addirittura messo in discussione da un tribunale. Perché tu facevi parte del mondo dello spettacolo, come se la maternità non fosse compatibile con il tuo lavoro. Il che sa di Medioevo, ma è andata così” spiega il conduttore, aprendo un delicato capitolo legato al passato della Tagli e al suo ruolo di madre, ritenuto inconciliabile con quello di lavoratrice nello spettacolo.
Simona Tagli, la rivelazione: “Si creò pregiudizio giuridico rispetto al mio lavoro“
Al Grande Fratello 2024 Simona Tagli ha così raccontato la sua storia personale: “È stata una cosa che ho combattuto per difendere il diritto di mia figlia ad avere una mamma vicina. Nello spettacolo ci sono tantissimi viaggi da fare, come le donne manager. Quindi sono molto protettiva nei confronti di Georgia, sono stati anni molto difficili, in cui ho introdotto anche la castità, ho fatto il voto. Ho smesso di lavorare e quindi mi sono guadagnata sul campo questo ruolo“.
La conduttrice ha poi raccontato di aver lasciato il suo lavoro per evitare speculazioni, spiegando cosa le è accaduto: “Si era creato un pregiudizio giuridico rispetto al mio lavoro. Mia figlia aveva 16 mesi. Non ero sposata, ho combattuto questa battaglia. Ora tutta la situazione famiglia è passata al tribunale ordinario, invece all’epoca era il tribunale per i minorenni. Purtroppo, quando si rientra in questo tribunale, ancora ha le leggi del 1930. Se tu pensi che abbiamo avuto una grandissima educatrice, la Montessori, che non ha potuto crescere suo figlio perché non era sposata… Sono leggi molto retroattive che andrebbero modificate“. Ascoltando la sua storia, Alessio si ricrede sul suo conto e si riappacifica con lei: “Sono sinceramente dispiaciuto di sentire queste cose. Rinnovo le mie scuse“.