Simona Tagli è ancora casta. “sono casta da dieci anni per scelta. Ad un certo punto della mia vita, dopo alcuni momenti dolorosi della mia vita, ho sublimato il concetto d’amore”, spiega Simona Taglia a Pomeriggio 5. La showgirl, ai microfoni di Barbara D’Urso, confessa di aver fatto un dolo alla Madonna di Lourdes anche se non svela i motivi che l’hanno spinta a prendere questa decisione. “In un certo momento di vita legato alla maternità e alla separazione ho sofferto molto. Il mio obiettivo non era più avere un compagno accanto, ma avere una vita serena e quindi ho fatto un voto alla Madonna”, aggiunge ancora.“Tu hai fatto un voto per non fare sesso?”, chiede Barbara D’Urso. “Io pensavo che l’amore fosse attrazione fisica, ma l’amore è un’altra cosa e se mi innamorassi spezzerei il voto”, spiega la Tagli (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
SIMONA TAGLI: “NON HO FATTO CAUSA”
Si torna a parlare della truffa dei diamanti ai danni dei vip e delle persone comuni, caso scoppiato durante lo scorso inverno. A Storie Italiane c’è in collegamento Simona Tagli, nota soubrette anch’essa finita nel gruppo dei raggirati, già più volte ospite in passato della trasmissione: “No, non ho fatto causa – le sue prime parole a Eleonora Daniele – grazie anche alla trasmissione come la tua, siamo riusciti a mettere in luce una truffa così importante ai danni del consumatore. Purtroppo quando si va in banca non ci si informa se si possano vendere o meno i diamanti, e questo è stato un po’ l’inghippo di questa truffa colossale. A me hanno provato a rubare 30mila euro, sono tanti sì, anche 100 euro sono tanti…”. Quindi la Tagli aggiunge: “Non è possibile rivolgersi al proprio istituto di credito ed essere così ammaliati e impoveriti dei pochi risparmi che uno mette da parte così faticosamente. Una truffa che si è poi basata su una semplice pagina pubblicitaria”.
SIMONA TAGLI A STORIE ITALIANE: “LA TRUFFA DEI DIAMANTI…”
L’avvocato Cassotta, che sta curando la class action, ha invece spiegato in collegamento: “E’ evidente che si è trattato di una truffa, le banche non avrebbero dovuto proporre i diamanti a prezzi gonfiati. Con alcuni clienti siamo riusciti a risolvere la questione in fretta, mentre per altri casi siamo dovuti andare avanti, c’è una vertenza nei confronti di un istituto bancario ma il tribunale ha fissato la prima udienza a fra un anno. Quanti pensionati sono stati truffati? Parecchi, ma anche tanti giovani con famiglie e bambini piccoli, giovani che hanno investito i propri guadagni e che si sono trovati con un pugno di mosche nelle mani. Qualcuno pagherà? Certo sono già partiti i processi”