SIMONE BARLAAM, IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI MEDAGLIE?
Si sono accese solo ieri ufficialmente le Paralimpiadi di Tokyo 2020 e già oggi, 265 agosto 2021 sono riflettori puntati su Simone Barlaam, tra le speranze più fulgide di medaglia della spedizione italiana anello capitale nipponica. Classe 2000, il nuotatore milanese, con malformazione all’anca e ipoplasia congenita del femore destro, è pronto dare il massimo per quelle che saranno le prime Paralimpiadi della sua straordinaria carriera. E per lui davvero è attesa una pioggia di medaglie.
Iscritto alle gare di nuoto dei 50m e 400m stile libero, come pure dei 100m dorso e dei 100m farfalla (categoria S9). Barlaam si annuncia come gran favorito per tutte le competizioni: parliamo dopo tutto del sette volte campione del mondo (e otto europeo), primatista per i 50m e 100 m stile libero e dei 50m e 100m dorso e dei 100m delfino, nonchè vincitore di ben 5 medgalie d’oro agli ultimi Europei di Londra nel 2019. Davvero un gigante nella vasca clorata, che punta all’exploit pure al Tokyo Acquatics Center per le Paralimpiadi 2020.
CHI È SIMONE BARLAAM: DAL NUOTO AL FUMETTO
Davvero un campione su cui puntare moltissimo per le Paralimpiadi 2020 Simone Barlaam: ma pure un ragazzo semplice, innamorato dell’acqua (“La passione per l’acqua per me è innata, difficile spiegarlo a parole. Con lei ho un rapporto quasi personale. Mi ha sempre aiutato fin da piccolino, quando la mia situazione clinica era molto più grave” racconta a Repubblica), appassionato di fumetti e ovviamente un ruolo sociale di primo piano per “l’accettazione del diverso”.
Lo stesso nuotatore, primo di partire per Tokyo ha raccontato sulle colonne di Repubblica: “Fortunatamente mi è sempre piaciuto e ho accettato la mia disabilità, che è una cosa con cui nasci e te la devi far andare bene. Crescendo non ci ho mai fatto caso. La verità è che non ho mai dato tanta importanza all’apparenza puramente fisica. Sono al cento per cento a mio agio con il mio corpo che è il mezzo che devo allenare quotidianamente, insieme alla mente”. Specialmente ora che si accendono le Paralimpiadi 2020 Tokyo: siamo impazienti di applaudire al nostro campionissimo!