Simone Baroni, ex concorrente di Amici nonché ballerino e coreografo, è stato vittima di un pestaggio omofobo negli scorsi giorni. A denunciarlo è stato lo stesso Baroni, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Eravamo in un bar con un gruppo di amici, mentre me ne stavo andando via verso la macchina con il mio fidanzato mi fermo a parlare con due ragazze che erano lì fuori. Dal nulla un ragazzo inizia a urlarmi “ma non le vedi che è f***o?” e altri pesanti insulti che vorrei evitare di riferire. A quel punto l’ho guardato in faccia e risposto “scusami, non ho capito bene”. Si avvicina ancora di più e mi lancia un pugno dritto in faccia”.
Baroni, dopo aver subito il primo colpo, ha quindi spiegato di aver preso il cellulare per filmare quello che stava succedendo: “In quell’istante ho preso immediatamente il telefono gli ho chiesto perché lo avesse fatto, e intanto riprendevo tutto. Ho peggiorato ancora di più la situazione. Sono arrivati altri ragazzi. Mi hanno accerchiato, in quattro, urlandomi “cancella sto video, pezzo di merda”. E io ho risposto: “Tu ti senti libero di picchiarmi, e io non posso riprendere?”. A quel punto, mi sferra un altro colpo ancora, sempre in volto”.
SIMONE BARONI VITTIMA DI PESTAGGIO OMOFOBO: “HO DENUNCIATO”
Baroni, 27 anni, è noto per aver partecipato ad Amici. Nell’aggressione subita il 15 gennaio nessuno, a parte un ragazzo, avrebbe tentato di aiutarlo: “Solo uno del suo gruppo ha cercato, inutilmente, di calmare le acque e fare da paciere. Ha chiesto scusa, pregandomi di eliminare il video. Gli ho detto “come li cancelli i pugni e il dolore?”. Il giorno dopo sono andato, prima in ospedale poi ho denunciato i miei aggressori ai Carabinieri sperando di risalire presto ai colpevoli. Ho consegnato il video e il referto medico. Non potevo fare finta di nulla. Non si può tacere di fronte a tanta violenza”.
“La denuncia è partita. Mentre parlo al telefono con te, sto tornando nuovamente dai Carabinieri per avere informazioni sulle indagini, cosa è emerso dalle altre telecamere di quartiere, e comunicare loro quello che sta cadendo a livello mediatico. Magari può incentivare a velocizzare il tutto” ha spiegato Baroni. Poi ha aggiunto: “Non penso che una persona debba prendersi addosso gli insulti e le frustrazioni degli altri. Non potevo non reagire di fronte a un termine del genere. Non lo trovo corretto. Mi sono sentito in dovere di rispondere”.