Simone Sabani ha ripercorso la vita e il rapporto con il padre Gigi Sabani a Oggi è un altro giorno. Tanti i temi trattati nel salotto di Serena Bortone, a partire dalla grande umiltà del genitore: “Conservava la parte umile della sua romanità, era una persona del popolo. Non era visto come quello della televisione, ma come una persona normale. Aveva voglia di chiacchierare, era generoso”
“Ho visto pochissimi programmi di mio padre, perché cercavo di umanizzarlo molto. Non vivendolo giornalmente come padre-figlio, quando mi parlavano di mio padre si soffermavano sull’artista. Ci vedevamo una volta settimana, ma potevano passare anche più giorni”, ha aggiunto Simone Sabani, che si è anche soffermato sul rapporto genitore-figlio: “Mio padre mi ha insegnato a credere nella gavetta, a essere una brava persona e soprattutto l’umiltà. E’ un insegnamento che mi porto nel cuore”. (Aggiornamento di MB)
Simone, chi è il figlio di Gigi Sabani e Rita Imperi
Simone Sabani, figlio di Gigi Sabani, sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, martedì 30 maggio 2023, di Oggi è un altro giorno per ricordare il padre scomparso nel 2007. Simone è nato nel 1980 dal matrimonio del conduttore con la prima moglie Rita Imperi. La relazione tra Gigi Sabani e la sua prima moglie si è conclusa quando Simone era ancora un bambino, aveva appena 2 anni e mezzo.
“La cosa che mi manca di più di mio padre è l’allegria nonostante tutto”, ha detto Simone, ospiti di Barbara D’Urso a Domenica Live. In quell’occasione, la madre Rita, gli aveva mandato un video messaggio: “In te vedo tuo padre. Le sue smorfie, il suo sorriso, i suoi gesti, le sue belle mani identiche alle tue… Sono sicura che tuo padre, ovunque si trovi, è tanto orgoglioso di te”.
Simone Sabani: sulle orme del padre Gigi
Simone Sabani ha seguito le orme del padre del padre Gigi nel mondo dello spettacolo, frequentando l’Accademia e diventando un attore. Intervistato da Sledet, Simone ha rivelato il consiglio che gli ha dato suo padre quando ha iniziato la sua carriera: “Non bruciare le tappe, credere nella gavetta, farsi amare dal pubblico prima come persona e poi come artista, essere pronto a mandare giù bocconi amari, porte mai aperte, apprezzare i piccoli applausi di quel pubblico che timidamente inizia a seguirti, ricambiare con rispetto ed educazione e se la ruota girerà, nei grandi applausi del domani, noterai facce familiari, il tuo pubblico”. Parlando del suo essere figlio d’arte ha aggiunto: “Non ho mai sfruttato il mio cognome, lo reputo un mucchio di lettere scritte su un foglio”. Qualche hanno fa ha ricevuto il Premio Vincenzo Crocitti International come Attore in Carriera.