Simone Annichiarico, figlio di Walter Chiari che oggi è conduttore in tv e musicista, ricorda suo padre in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nella quale ripercorre alcuni momenti significativi della sua infanzia trascorsa in una famiglia abbastanza tormentata tra tradimenti, problemi di droga e divergenze che hanno caratterizzato la vita del famoso attore. “Eravamo caratterialmente molto simili“, spiega Simone, raccontando che suo padre lo ha lasciato sempre libero e senza regole, anche sulla politica, sebbene non condividesse le sue posizioni di sinistra, ai tempi dei cortei degli anni 80.



Walter Chiari infatti non ha mai nascosto l’essere di destra, e l’aver militato nella Decima Mas durante il fascismo. Questa ideologia però sembra non averlo penalizzato professionalmente anche perchè dice il figlio “Papà i libri li divorava, si era fabbricato da solo una cultura“. I problemi però arrivarono a causa della cocaina, per la quale Walter Chiari andò in carcere, Simone racconta “Scoprì a dieci anni dei suoi problemi con la droga tramite i giornali, sapevo che mio padre usava la cocaina come viagra, per sbloccarsi con le donne perchè in fondo era timido“.



Simone Annichiarico “Mio papà Walter Chiari, era il re dei bugiardi”

Walter Chiari, oltre che per la sua carriera che lo ha portato ad essere ad un certo punto l’attore più pagato d’Italia, è famoso anche per il successo con le donne. Il figlio Simone ricorda una lettera che gli scrisse Ava GardnerSono a letto sola pensandoti e desiderando di essere a
letto con te“, poi le storie con altre tra le più belle attrici dell’epoca tra cui Anita Ekberg, Delia Scala e Anna Magnani. “Per me mamma e papà che scambiavano partner era una cosa normale“, e racconta “Anche mia madre, era piena di nevrosi e paure, urlava invece di parlare”. Alida Chelli e Walter Chiari si lasciarono quando Simone aveva tre anni, lui dice “Non ho bei ricordi, mamma stava insieme a Rocky Agusta, quello degli elicotteri, da bambino trascorrevo l’estate solo come un cane, su uno yacht“.



Mio padre frequentava persone famose e influenti, come Gianni Agnelli e Bettino Craxi , ma anche gangster“, dice Simone e uno dei suoi più grandi difetti era quello di essere bugiardoInventava sempre fantasie pazzesche, come quando morì mia madre, e lui mi disse che si era iscritta ad una gara di motocross a Barletta, ed era caduta sull’ultima curva, mi misi a ridere, in quel momento mi aveva tolto la paura della morte“.