La grande carriera di Simone Giannelli
Simone Giannelli, capitano della Nazionale italiana di pallavolo, sarà uno degli ospiti di Silvia Toffanin all’interno dello studio di Verissimo. Nato nel 1996 a Bolzano, Simone Giannelli comincia sin da giovanissimo ad interessarsi al mondo dello sport; dal 2009 al 2010, grazie al suo talento e alla sua grinta, inizia a giocare nelle giovanili del Sudtirol per poi passare al Trentino Volley, squadra che gli regalò il suo primo scudetto. Il Trentino Volley ha dato tantissimo al giovane sportivo e proprio per questo fino al 2021 Simone è rimasto insieme alla squadra.
Il percorso di Giannelli è costellato di vittorie a partire dal 2015, anno in cui entra in Nazionale e riceve l’argento alla Coppa del Mondo e il bronzo al Campionato Europeo. Nel 2016 e nel 2017 vinse due argenti con le Olimpiadi di Rio e la Grand Champions Cup 2017 e ben due ori nel 2021 e nel 2022 portandosi a casa Europei e Mondiali. Premiato anche come miglior palleggiatore, Simone Giannelli è anche un ragazzo molto dolce e ironico e dopo ogni vittoria tende spesso a ridere, lui stesso ha spiegato: “Sono felice per quello che facciamo e perché vedo gioia negli occhi dei miei compagni”.
Simone Giannelli abile in altri sport oltre alla pallavolo
Il pallavolista Simone Giannelli, simpatico quanto riservato, ha parlato un po’ di sè a la Repubblica spiegando come mai pur essendo così giovane sembra molto più maturo: “Ho una vita intensa, è quello che mi frega…. È così da quando avevo 18 anni, la responsabilità non mi spaventa, alla fine la cosa più importante è che il gruppo giochi bene, io devo fare tutto il possibile per aiutare i compagni”.
Da giovane Giannelli aveva la passione dello sport ma non solo per la pallavolo: “Non sono nato pallavolista, tutt’altro. Facevo gigante e slalom, per salire a Carezza o Obereggen ci volevano 40 minuti. Ho smesso nell’anno in cui stavo per affrontare il superG, a 13-14 anni, l’età in cui sono passato al volley. Oggi non posso più sciare per contratto, ma quando mi ritiro mi divertirò un sacco sugli sci. Sono anche nato con la racchetta in mano, ho giocato una vita e mi sono sempre divertito. I miei colpi sono battuta dritta e rovescio a una mano: mi piace Federer. Ho scelto la pallavolo perché mi piaceva lo spogliatoio”. Simone Giannelli è sempre molto ironico quando parla di sé ma lui stesso riconosce l’importanza che ha all’interno della pallavolo e anche i suoi compagni che sono come una seconda famiglia.