Per conoscere il futuro di Simone Inzaghi, possibile nuovo allenatore Milan, dovremo pazientare ancora. Infatti è slittato l’incontro fra Inzaghi e Claudio Lotito, presidente della Lazio, che è naturalmente fondamentale per capire quale potrà essere il destino dell’attuale tecnico biancoceleste. Se Inzaghi e Lotito dovessero trovare un accordo, ecco che il futuro di Simone potrebbe ancora essere nella Capitale; se invece dovesse essere rottura, ecco che la destinazione più probabile per Simone Inzaghi sarebbe proprio il Milan – che a dire il vero a sua volta deve scegliere se prediligere un allenatore italiano oppure virare su un nome straniero, caso nel quale ovviamente Simone Inzaghi verrebbe tagliato fuori dalla panchina rossonera. Insomma, ci sono ancora tante tessere che devono andare a posto in questo complicato puzzle: la pazienza è necessaria, anche perché per ora siamo ancora in attesa di questo significativo incontro Inzaghi-Lotito. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
BIG IN BILICO CON SIMONE INZAGHI
Simone Inzaghi non è ancora il nuovo allenatore Milan, ma già fervono le voci su come potrebbe cambiare la squadra rossonera in caso di arrivo in panchina dell’allenatore adesso alla Lazio. In particolare, si parla di tre big dell’attuale rosa del Milan che verrebbero “epurati” dal nuovo allenatore: il primo è Suso, ritenuto incompatibile con il 3-5-2 di Inzaghi. Nel caso dello spagnolo la questione è chiara: Suso ha una clausola di 40 milioni di euro, se qualche club si presenterà con quella cifra, la cessione si concretizzerà. Anche Franck Kessie sembra essere ad un passo dall’addio in caso di arrivo al Milan di Simone Inzaghi, che nel caso del centrocampista ivoriano non avrebbe gradito il comportamento. Anche per Kessie la quotazione si aggira attorno ai 40 milioni, ma senza clausola rescissoria. Il terzo nome è quello di Hakan Calhanoglu: Inzaghi infatti vede il turco come una mezzala di qualità, ma in quel ruolo c’è già Paquetà che è uno dei principali elementi del nuovo progetto rossonero. Quindi Inzaghi vorrebbe rinunciare a Calhanoglu per avere più fondi per rifare il centrocampo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
L’IDENTIKIT DEL NUOVO ALLENATORE MILAN
Simone Inzaghi nuovo allenatore Milan? Il tecnico attualmente alla Lazio è la prima scelta della società rossonera, ma bisognerà attendere qualche giorno per avere degli sviluppi, perché il Milan per prima cosa deve sciogliere il nodo relativo a Paolo Maldini e al suo ruolo in una società che negli ultimi giorni è stata rivoluzionata. La certezza naturalmente è l’addio di Gennaro Gattuso mentre le prospettive per il futuro sono state fissate dall’amministratore delegato Ivan Gazidis in un lungo intervento alla Gazzetta dello Sport. L’obiettivo è un allenatore ‘aziendalista’, completamente identificato nel progetto rossonero e che condivida al 100% la filosofia del club. Proprio per questo motivo appare inverosimile l’ipotesi José Mourinho, che significherebbe uno stravolgimento totale del progetto descritto dallo stesso Gazidis. Per il progetto naturalmente serve innanzitutto una guida chiara: ecco perché per prima cosa bisognerà capire le intenzioni di Paolo Maldini e solo in seguito si sceglierà l’allenatore.
INZAGHI NUOVO ALLENATORE MILAN? I CANDIDATI ALLA PANCHINA ROSSONERA
Le trattative per il nuovo allenatore del Milan dunque risultano al momento congelate, ma la lista dei candidati è ben definita e anche il favorito è chiaro: si tratta appunto di Simone Inzaghi, perché il lavoro svolto alla Lazio dal tecnico piacentino è sostanzialmente lo stesso che Elliott vorrebbe fare anche al Milan, coniugando risultati sportivi più che positivi, compresi un paio di titoli in bacheca che non guastano mai, alla capacità di valorizzare giocatori facendone crescere il valore di mercato. In seconda battuta c’è Marco Giampaolo, che potrebbe lasciare la Sampdoria e ha un profilo simile a Inzaghi, più staccati Roberto De Zerbi del Sassuolo ed Eusebio Di Francesco, libero dopo la fine dell’avventura alla Roma. I nomi ci sono e non si dovrebbe uscire da questo elenco, ma è tutto in stand-by: il Milan aspetta la decisione di Maldini anche per la panchina prima di fare le proprie mosse per il futuro.