Tanti volti oggi dominano la scena televisiva, che sia nel ruolo di conduttore o di personaggio cult. Sicuramente tale vanto sarebbe toccato anche a Gigi Sabani, passato a miglior vita troppo presto e che sicuramente avrebbe scritto pagine importanti per il mondo dello spettacolo. Per ricordarlo nel modo giusto, suo figlio Simone Sabani è stato oggi ospite a La Volta Buona di Caterina Balivo offrendo un ritratto del conduttore sia dal punto di vista professionale che come uomo.



“I silenzi credo che non siano una cosa deleteria, ti danno modo di imparare a vivere; da bambino ovviamente è strano, vivi in un mondo tutto tuo, dopo il silenzio serve. Negli anni lo utilizzi come parte benefica del tuo percorso di vita; anche il tuo genitore inizi a vederlo in maniera diversa…”. Inizia così Simone Sabani – figlio di Gigi Sabani – parlando del rapporto con suo padre e introducendo poi i problemi con l’alimentazione in tenera età. “Il cibo per me era una valvola di sfogo, per un periodo è stato un amico con cui fare pace subito dopo. Ho poi ritrovato l’educazione alimentare, con difficoltà…”.



Simone Sabani a La Volta Buona: “Quando fu accusato ingiustamente l’ho conosciuto come uomo…”

Simone Sabani – ospite a La Volta Buona – ha offerto un’immagine nitida di suo padre Gigi Sabani, mettendone in evidenza le sfumature umane oltre quelle professionali. “Mio padre aveva una simpatia che era quella del popolo, della persona per bene, anche se ti dava una battuta lo faceva a fin di bene. Io non lo vedevo in televisione, o meglio; soprattutto quando ero piccolo cercavo di distaccarmi dalla tv per identificare prima il genitore e poi il personaggio”. A proposito degli insegnamenti ricevuti, l’attore ha invece spiegato: “Voleva tutelarmi da un mestiere che non è facile, oggi vediamo persone che pensano che il successo sia un attimo, invece il percorso è lungo. Credere nella gavetta è stato un insegnamento di mio padre, non mi ha mai ostacolato ma non mi ha mai voluto aiutare e questo mi è servito davvero tanto per non essere definito figlio d’arte, a me non frega nulla del cognome”.



Avviandosi verso la conclusione dell’intervista, Simone Sabani ha raccontato a Caterina Balivo anche del periodo in cui, ingiustamente, suo padre Gigi Sabani fu costretto a scontare 13 giorni di arresti domiciliari per accuse che poi si rivelarono infondate. “Io avevo 16 anni, grande da capire ma ancora troppo piccolo per comprendere. Ho preso la parte buona di quello che è successo, ho dimostrato a mio padre di essere diventato uomo proprio in quel momento, ha trovato la presenza nel figlio. Quel non guardarlo dalla televisione mi è servito tantissimo, c’è un momento in cui lo spettacolo si ferma… Ho visto mio padre uomo, parlarmi, porsi domande; quando poi è sceso in strada che tutto è finito ha rivisto i vicini, il pubblico e piano piano ha rialzato la testa”.