Omicidio Simonetta Gaggioli, aggiornamenti rilevanti sulla morte della 75enne. Trovato per caso sabato 3 agosto 2019, il suo cadavere era avvolto in un sacco a pelo e gettato in un fosso sul ciglio di una strada nella zona di Riotorto, frazione di Piombino (Livorno). Come riporta La vita in diretta, sono due gli indagati: il figlio 47enne della donna, Filippo Andreani, e la nuora, Adriana Rocha. Un atto dovuto, precisano gli inquirenti, con i carabinieri continuano ad ascoltare amici e parenti per entrare nelle dinamiche della famiglia. Ieri è iniziato a Pisa l’esame autoptico, che dovrà chiarire quando e come è morta Simonetta: sul corpo dell’ex funzionaria della Regione Toscana non erano stati rilevati segni evidenti di violenza, ma sono attese novità dall’autopsia. Il Telegrafo aggiunge che il figlio e la nuora della vittima al momento sono indagati per il reato di occultamento di cadavere.



SIMONETTA GAGGIOLI, FOLLONICA SOTTO CHOC

La comunità di Follonica è sotto choc per la scomparsa di Simonetta Gaggioli, descritta da tutti come una bravissima persona sempre molto disponibile con gli altri. «Veramente sotto choc, veramente una bravissima persona: molto educata, anche di cultura, una persona perbene», ha raccontato un suo conoscente ai microfoni de La vita in diretta. Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri, che stanno esaminando telefonate, messaggi e gli spostamenti dell’ultima ora della vittima, che potrebbero risultare fondamentali per le indagini. A lanciare l’allarme della scomparsa dell’anziana sono state la sorella e la nipote, con il figlio che ha sporto denuncia dopo una settimana: secondo Filippo Andriani, la Gaggioli a volte si fermava a Follonica per qualche giorno dagli amici senza farsi sentire. Non resta che attendere gli esiti delle indagini delle forze dell’ordine, che si stanno concentrando sulle testimonianze dei vicini di casa della vittima, che viveva insieme ai due indagati ed ai loro tre figli.



“LITI VIOLENTE TRA I DUE INDAGATI. LA VITTIMA…”

Il racconto di diverse persone ha evidenziato una continua tensione familiare, con una testimone che ha spiegato ai microfoni de La vita in diretta a proposito dei due indagati: «Avevano entrambi problemi lavorativi, è venuto sul posto di lavoro ed ha minacciato anche me: da lì li ho dovuti allontanare entrambi». I coniugi litigavano «spesso, spessissimo: anche nel condominio chiamavano in piena notte i carabinieri, litigavano violentemente. Lei veniva a lavoro con i lividi e con il viso stanco perché aveva litigato con il marito». Ed a proposito di Simonetta Gaggioli: «Adriana parlava bene della suocera, diceva che le faceva regali e che la aiutava con i figli. Non posso dire la stessa cosa del figlio, che – in momenti di rabbia o scherzando – spesso e volentieri rompeva le scatole sulla presenza della madre, con parole non dolci che sentivano tutti. Tutti lo consideravamo un esaltato per questo». La 75enne, inoltre, per il figlio e la nuora «faceva tutto: gli guardava i figli, li aiutava economicamente, li ha tirati fuori da tante grane che hanno avuto».

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