Simonetta Matone, candidata per elezioni suppletive per il centrodestra a Roma 1, tornata elettorale che si terrà domenica 16 gennaio 2022, è stata ospite negli studi del programma di La7, Coffee Break: “Il problema di fondo di questa elezione – le sue parole in diretta televisiva – è che la gente non sa che deve andare a votare e nessuno sa che cosa è questo collegio di Roma 1. Non è quello del centro storico, errore, è allargato. I quartieri interessati sono Balduina, Belsito, Prati, Delle Vittorie, Trionfale, Borgo, Centro Storico, la famosa Ztl, e poi Tarstevere e Testaccio. Sono 190mila elettori che non sanno che si devono recare alle urne. Io ci tengo a dire che corro senza insegne di partito e sono la candidata in Italia del centrodestra”. Nel corso della chiacchierata sul settimo canale, Simonetta Matone ha detto la sua anche sul Quirinale, la corsa al successo del presidente Mattarella: “Mi auguro il meglio per il nostro paese e lo decideranno gli elettori, spero che sia una scelta equilibrata, condivisa e che si arrivi in tempo breve, io ricordo votazioni estenuanti da ragazzina e votazioni decise sulle stragi di mafia, furono momenti tragici. Mi inquietava che la cronaca nera potesse condizionare la scelta del capo dello stato”.
Il suo ricordo del povero David Sassoli, presidente del parlamento europeo e noto giornalista, morto oggi a 65 anni: “L’ho conosciuto in anni lontani, lui era estremamente sensibile ai temi del sociali. Organizzamo insieme un’iniziativa per i disperati della stazione Termini, mi colpì tantissimo l’umanità, l’equilibrio, la sensibilità che poi ha dimostrato anche come presidente del parlamento europeo, è stato equilibrato e rispettoso delle differenze e profondo difensore dell’identità europea”.
SIMONETTA MATONE E LA DAD: “CI SONO FAMIGLIE POVERISSIME IN ITALIA”
Chiusura dedicata alle scuole, in questi giorni al centro di un intenso dibattito politico: “La chiusura a natale non ha fermato il virus a Natale, e la dad crea differenze sociali incredibili. Non dobbiamo dimenticarci che vi sono famiglie povere senza pc. I bimbi non possono essere lasciati soli davanti al pc per ore, hanno bisogno di qualcuno che li guidi, ma i genitori hanno bisogno di lavorare. La ripresa dei contagi ha alimentato il fronte contrario alla scuola, ma il messaggio da mandare è che se sei trivaccinato ti puoi anche ammalare ma in maniera leggerissima”.