Ora gli uomini possono sperimentare in prima persona i dolori delle mestruazioni. L’azienda Somedays, che si occupa di alleviare il dolore mestruale, ha creato un particolare simulatore che, come si legge sul loro sito web, è in grado di inviare “piccoli impulsi elettrici direttamente ai muscoli addominali, facendoli contrarre in modo simile a come le prostaglandine inducono le contrazioni muscolari durante le mestruazioni”.
I video in cui gli uomini provano questo simulatore sono diventati virali sui social come TikTok, sebbene qualcuno nei commenti abbia fatto notare che i crampi e i dolori siano solo due degli aspetti delle mestruazioni, a cui si aggiungono i problemi con i bagni, il vomito, ma anche le vertigini, la spossatezza e il malumore. Mentre qualche altro utente mette in evidenza che chi usa questo simulatore sperimenta il dolore solo per pochi secondi o minuti, mentre molte donne li vivono per giorni interi. Secondo Melissa Berton, executive director del The Pad Project raggiunta da USA Today, “ci sono ancora molti punti oscuri per quanto riguarda il modo in cui la nostra società valuta (le mestruazioni) in termini di salute complessiva di una paziente” e gli uomini non dovrebbero ignorare l’entità e l’esistenza del dolore e del crampi, in quanto si stima che affliggano l’80% delle donne. Inoltre, rendere partecipi gli uomini grazie a questo simulatore potrebbe aumentare la consapevolezza attorno a diverse problematiche, tra cui le 500 milioni di donne e ragazze prive dell’accesso all’occorrente per l’igiene mestruale. Un fenomeno che ha un nome preciso: povertà mestruale.
“Dolore delle mestruazioni minimizzato e frainteso”: in arrivo il simulatore di crampi
Un simulatore dei dolori e dei crampi delle mestruazioni da applicare sugli uomini, con l’obiettivo di aumentare l’empatia e la consapevolezza su ciò che sperimenta circa l’80% delle donne e delle ragazze. “Il dolore mestruale – e il dolore femminile in generale – è largamente minimizzato e frainteso dagli uomini” afferma a USA Today Brittany Hugoboom, imprenditrice e fondatrice di un’app per la sincronizzazione del ciclo.
Hugoboom precisa che “non voglio che nessuno soffra più di quanto debba soffrire lei o lui o loro“, tuttavia “penso che potrebbe essere un buon modo per creare empatia e comprensione“.