Il sindaco di Pagnacco (Udine), Luca Mazzaro, è morto a soli 49 anni dopo avere a lungo combattuto contro una malattia, che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Il primo cittadino guidava la sua comunità ormai da sette anni e questa mattina sono state suonate a lutto tutte e dieci le campane del paese. “Ci stringiamo tutti in preghiera per Luca e per tutta la sua famiglia, in particolare per la moglie Stefania e i cari figli, affinché il Signore li sostenga in questo forte momento di dolore” si legge sui social media fra i messaggi postati dagli abitanti. della cittadina
Mazzaro era nato il 24 maggio 1972 ed era stato rieletto nel 2019: appoggiato dalle liste “Plaino con Pagnacco” e “Il nostro Comune”, aveva raccolto in tutto 2.193 voti, pari al 70,20 per cento delle schede valide. Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, ha asserito: “Si tratta di un sindaco che io ricordo personalmente molto legato alla sua comunità, ma lo ricordo anche in maniera molto attenta e combattiva nella stagione della chiusura delle Province. Era una persona che approfondiva e che ciò che decideva poi faceva. Per l’istituzione politica della nostra regione è una grave perdita”.
LUCA MAZZARO, SINDACO DI PAGNACCO, E L’EMORRAGIA CEREBRALE DEL 2019
Purtroppo, due anni fa, il sindaco di Pagnacco, Luca Mazzaro, era stato colpito da un’emorragia cerebrale. A raccontare l’accaduto fu lui stesso, sulle colonne del “Messaggero Veneto”, a cui rivelò che, seduto sul divano di casa, iniziò ad avvertire un forte dolore alla testa, “accompagnato da un improvviso senso di nausea. Mia moglie, a quel punto, capisce che non c’è tempo da perdere e chiama immediatamente i soccorsi. Un’ambulanza era di passaggio in zona: mi ha prelevato da casa e portato subito all’ospedale”.
Nel giro di un’ora, Mazzaro fu operato dai medici: “Se fossero passati solo alcuni minuti in più, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Sono stato davvero fortunato“, disse il sindaco, che trascorse quindi un periodo nel reparto di Neurochirurgia e, successivamente, in Rsa.