HIDALGO TOGLIE I FINANZIAMENTI ALLA SCUOLA CATTOLICA DI PARIGI: COS’È SUCCESSO E QUALE IL MOTIVO
Il Comune di Parigi ha sospeso i finanziamenti «in via provvisoria» per la scuola privata prestigiosa “Stanislas”, con decisione immediata del sindaco socialista Anne Hidalgo: l’istituto di fondazione e ispirazione cattolica è una delle scuole più illustri di Francia, frequentata a suo tempo anche da Charles De Gaulle, e di recente entrata nella “bufera” mediatica dopo che la neo Ministro dell’Istruzione Amélie Oudéa-Castéra è stata contestata per la scelta di mandare i propri figli proprio alla privata Stanislas. Quello che però parrebbe come un mero tema amministrativo, con verifiche da adottare per il Comune sulla scuola paritaria francese di Parigi, rischia di avere motivazioni e ripercussioni molto più politiche.
Come informa il collega de “La Verità”, Matteo Ghisalberti, il sindaco Hidalgo avrebbe di fatto “sfruttato” una questione di potenziale vendetta politica per sospendere i finanziamenti alla scuola cattolica tra le più importanti di Parigi: le nomine del Governo Attal, con Oudéa-Castéra all’Istruzione e soprattutto l’ex repubblicana Rachida Dati alla Cultura hanno allertato la “gauche” francese specie perché l’ex gollista ha subito fatto intendere di volersi candidare come sindaco alle prossime Elezioni Comunali di Parigi. Ecco qui la “vendetta” politica che sarebbe dunque calata dal Municipio parigino con la socialista Hidalgo che sarebbe intervenuta bloccando i finanziamenti previsti dalla legge francese per le scuole private parificate.
LA VENDETTA POLITICA DELLA SINDACO DI PARIGI A DANNO DELLA LIBERTÀ DI EDUCAZIONE
Già nei mesi scorsi la scuola cattolica Stanislas era stata vittima di diverse inchieste dall’ex Ministro dell’Educazione di Francia, Pap N’Diaye, noto per le teorie “filo-woke” e del tutto contrario al concetto della scuola privata nazionale: il Ministero aveva mandato ispettori nella scuola d’élite di Parigi accusata di essere «sessista, omofoba e autoritaria» nell’impostazione educativa e in alcuni docenti presenti. La denuncia era giunta dai media della sinistra francese che per settimane hanno riportato di presunte “deriva” della scuola impostata sull’esperienza cristiano-cattolica e sull’educazione a partire dalla tradizione della Dottrina Sociale della Chiesa.
«L’ispezione non ha trovato nulla che confermi fatti di omofobia, pessimo e autoritarismo», ha detto il direttore della scuola privata Frederic Gautier ai microfoni di “Franceinfo”, respingendo al mittente le accuse mosse dall’allora Governo Borne. Gli ispettori hanno invece confermato i livelli di eccellenza della scuola “Stan” anche se la notizia è stata in qualche modo “silenziata” dai media francesi, impegnati invece subito a riaprire il “caso Stanislas” dopo le dichiarazioni della neo eletta Ministra Oudéa-Castéra sulla scelta di portare i figli alle scuole private. Hidalgo ha colto la “palla al balzo” e in vista della sua ricandidatura per la terza volta alla guida di Parigi ha bloccato i finanziamenti in attesa di avere pieno via libera dal Ministero dell’Educazione, dando credito alle accuse contro la Stanislas invece che ai dati empirici mostrati nella stessa ispezione delle scorse settimane. Al di là comunque della presunta “vendetta politica” del sindaco di Parigi, il tema principale ci sembra un’altro che ben poco si accosta alla politica: sulla pelle di famiglie, studenti e docenti, da mesi si attacca un’istituto scolastico parificato per il solo fatto di essere cattolico. Il tema è purtroppo di vecchia data, ovvero quando la giusta attenzione a tenere la scuola pubblica come “laica” si tramuta quanto prima in una “deriva laicista” che ben poco c’entra con la libertà di coscienza e di educazione.