Il sindaco di Wuhan, Zhou Xianwang, si è dimesso. Il primo cittadino della metropoli che nel corso del 2020 è divenuta la città più tristemente famosa e chiacchierata al mondo, ha deciso di fare un passo indietro. Dimissioni, che come ricorda l’Huffington Post, arrivano alla vigilia del primo anniversario del lockdown che Pechino ordinò per contenere la pandemia, quando si capì che il virus era ormai inarrestabile. A dare notizia delle dimissioni sono stati i media ufficiali di Pechino, che hanno appunto ricordato come Zhou fosse il sindaco della città durante la lotta al covid.



La figura del primo cittadino uscente di Wuhan è stata sempre discussa, e spesso e volentieri criticata, come quando a gennaio di un anno fa aveva rivelato pubblicamente che più di cinque milioni di suoi concittadini avevano lasciato la città in vista delle vacanze per il Capodanno lunare cinese, dando vita di fatto ad un esodo prima del lockdown, nonostante il virus circolasse già in dosi massicce.



ZHOU XIANWANG, SINDACO WUHAN SI DIMETTE: TANTE TESTE SALTATE IN CINA NELL’ULTIMO ANNO…

Rivelazioni che avevano portato diversi paesi a bloccare i voli provenienti dalla Cina, anche se ormai la pandemia era di fatto fuori controllo, come poi si è infatti dimostrato. Inoltre, si erano scatenate numerose critiche nei confronti del governo cinese, già accusato un anno fa di risposta tardiva alla pandemia, così come aveva anche confermato l’Oms. Nonostante queste evidenti “mancanze”, Zhou Xianwang ha mantenuto il suo incarico come sindaco di Wuhan, metropoli da ben 11 milioni di abitanti, a differenza invece di numerosi altri vertici provinciali del Partito Comunista Cinese che sono stati allontanati in questi ultimi mesi, con punizioni annesse. Anche la rivolta social dei cittadini di Wuhan non è bastata a convincere il Politburo di Pechino, che storicamente decide senza ascoltare più di tanto le voci popolari. In seguito alle critiche post Capodanno cinese, Zhou aveva ammesso alla tv di stato che le misure prese per contenere l’epidemia non era state sufficienti. Al di là di questa lunga premessa, le dimissioni giungono come un fulmine a ciel sereno.

Leggi anche