Tara Zier è una donna 53 che come Celine Dion ha la sindrome della persona rigida. La scoperta, come si legge stamane su Il Messaggero, è giunta dopo tre anni di controlli medici e soprattutto di dolori. La sindrome della persona rigida è un disturbo neurologico che sembra colpire molto più di quanto si pensi, ma che in molti casi è difficile da diagnosticare e soprattutto spesso e volentieri sottovalutato. Da quando però Celine Dion ha svelato la sua patologia, il mondo intero ha acceso un faro sulla stessa, ed ora se ne parla molto di più. Tara Zier ha iniziato a soffrire di dolori lancinanti alla schiena, ma anche difficoltà nel camminare e affaticamento a partire dal 2015, a seguito della morte dell’ex marito. Peccato però che la stessa, ogni qual volta si recava dal medico, riceveva diagnosi errate da parte degli specialisti, che non riuscivano mai ad individuare la causa esatta dei suoi dolori.



Nel 2017, poi, un neurologo le ha ordinato una serie di esami del sangue che hanno confermato la presenza della SPS, sindrome che colpisce meno di 5mila americani all’anno. Vi sono ancora poche certezze in merito a questa malattia, ma non è da escludere sia collegata allo stress: «Forse lo stress gioca un ruolo insieme ad altre cose. Ma non sono sicuro che lo stress da solo abbia causato la malattia o l’abbia solo smascherata», ha detto la stessa Tara Zier. In ogni caso i dolori causati sono lancinanti, e proprio per questo possono paralizzare una persona trasformandola in una statua umana. A volte gli spasmi possono essere così forti da far cadere le persone, e spesso e volentieri la sindrome della persona rigida viene confusa con il Parkinson, ma anche sclerosi multipla e fibromialgia.



SCOPRE DI AVERE LA SINDROME DELLA PERSONA RIGIDA: DOPO LA DIAGNOSI…

Le donne sono colpite più del doppio rispetto all’uomo, e a volte questa patologia è accompagnata a disturbi autoimmuni, come la vitiligine e il diabete di tipo 1. Nel caso di Tara Zier, la 53enne ha avuto anche attacchi di panico che l’hanno portata al pronto soccorso, sintomi che l’hanno obbligata a non poter più lavorare e a non poter più svolgere il karate che è una delle attività che più amava. «Mi è sembrato un dolore profondo alla colonna vertebrale… Ho smesso di fare kickboxing e arti marziali, ma avevo ancora il fiato corto e non mi sentivo bene».



Una volta scoperta la sindrome e iniziata la cura, Tara Zier è stata in grado di operare al 60 per cento (fino a poco prima era al 5%), migliorando di molto la sua vita. Il dottor Kunal Desai, neurologo presso la Yale School of Medicine, ha dichiarato al DailyMail, ha dichiarato: «Sappiamo, soprattutto nella sindrome della persona rigida, che lo stress può esacerbare alcuni dei sintomi che le persone sperimentano, in particolare cose come gli spasmi muscolari e il dolore. E lo stress in generale, per la maggior parte delle malattie, può peggiorare i sintomi in quel momento».