Sindrome dell’alluce rigido, malattia di Alessandra Celentano: la ballerina non può più danzare dal 2017
Dal 2017, Alessandra Celentano non può più ballare. La ballerina e coreografa soffre infatti di una malattia, la sindrome dell’alluce rigido, molto comune tra i ballerini: per questa ragione si è dovuta sottoporre ad una serie di interventi chirurgici che le hanno impedito di continuare a danzare. L’ultimo di questi, che risale al 2017, ha dato il “colpo di grazia” alla Celentano, che dunque ha dovuto appendere definitivamente le scarpette al chiodo, dopo una lunga carriera nella quale ha ricoperto più volte il ruolo di prima ballerina, arrivando a danzare nei teatri più importanti del mondo, tra Stati Uniti, Brasile, Canada e Venezuela, oltre che in Europa.
Nella stagione 1996-1997 per lei c’è stata anche un’esperienza al Teatro alla Scala, allora diretto da Elisabetta Terabust. Una lunga carriera e molto gratificante, dunque, per la ballerina, che a causa del problema al piede ha dovuto smettere di ballare. Non è però terminata la carriera della coreografa nel mondo della danza: infatti, dal 2003 Alessandra Celentano è una maestra di danza presso la scuola di Amici di Maria De Filippi. Molto temuta dagli alunni per via della sua rigidità, ad Alessandra viene però riconosciuta anche una competenza molto elevata.
Sindrome dell’alluce rigido, cos’è la malattia di Alessandra Celentano
Per tanto tempo, Alessandra Celentano ha trascurato la sua malattia, la sindrome dell’alluce rigido che l’ha costretta a smettere di ballare. “È stato un grande errore: tre anni fa sono arrivata al punto che, se non mi imbottivo di antidolorifici, non riuscivo nemmeno più a camminare” aveva raccontato nel 2017 la professoressa, spiegando poi di essersi sottoposta ad una nuova operazione in modo tale da non avere più problemi. In realtà, le limitazioni purtroppo non sono terminate: Alessandra non può più ballare da quando è stata operata e così sarà per il resto della vita.