Seu, morta una bambina di due anni a Firenze
All’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, nel giro di due settimane, sono state ricoverate due bambine colpite dalla grave sindrome emolitico-uremica, cosiddetta Seu (dall’acronimo). La più piccola, due anni appena, calabrese, non ce l’ha fatta a sopravvivere ai danni causati dalla malattia acuta rara. Come riporta La Nazione, nonostante il tempestivo intervento e la somministrazione dei farmaci più appropriati in terapia intensiva, il decorso è stato così fulminante da non lasciare scampo. C’è anche una bimba di tre anni, aretina, che sta lottando al Meyer colpita da Seu. Dopo una lunga permanenza in terapia intensiva, adesso è ricoverata in reparto.
La sindrome emolitico-uremica colpisce prevalentemente i bambini nei primi anni di vita e causa la formazione di piccoli coaguli di sangue (trombi) in tutto il corpo che bloccano l’apporto di sangue a organi vitali come il cervello, il cuore e i reni. La Seu è una malattia che si presenta con insufficienza renale di gravità variabile, piastrine basse e anemia severa. Nella maggior parte dei casi, i sintomi compaiono dopo qualche giorno di diarrea senza sangue, oppure mista a muco e sangue. Il bimbo di solito arriva al pronto soccorso perché i genitori notano che non fa la pipì, è pallido, debole e confuso.
Le cause e sintomi della Sindrome emolitico-uremica (Seu)
La Seu può arrivare a seguito di un’infezione intestinale causata da ceppi di escherichia coli, che determina emolisi, ossia distruzione di globuli rossi e consumo di piastrine, con la formazione di piccolissimi trombi che danneggiano principalmente i reni. Altri organi, quali cervello e intestino, possono anche essere interessati. Per questo il paziente non urina o urina molto poco, è confuso o sonnolento e spesso avverte dolori addominali. I suoi esami mostrano una riduzione marcata dei globuli rossi e delle piastrine e un rialzo della creatinina, segno di insufficienza renale. Esistono rare forme che non sono dovute all’infezione da escherichia coli, ma che hanno una base genetica: in questo caso non sempre il bambino ha la diarrea.
Per questo l’infezione è trasmissibile soprattutto per via alimentare, in particolare tramite latticini o frutti di bosco, oppure venendo a contatto con animali ruminanti infetti. Alcune forme tuttavia non sono infettive, ma si tratta di mutazioni genetiche che possono colpire i componenti di una famiglia. I sintomi della sindrome emolitico-uremica (Seu) sono riconducibili a vomito, diarrea, spesso accompagnate da sangue, oltre a sonnolenza, debolezza e blocco delle urine.