Mentre nelle ultime ore si apprende da parte dell’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, che è in corso una valutazione da parte del PRAC, il Comitato di Farmacovigilanza in seno allo stesso ente, in merito a una presunta correlazione tra i vaccini a mRna (ossia quelli di Pfizer e Moderna) e dei casi di miocardite, a finire sotto i riflettori è anche quello sviluppato da AstraZeneca. Infatti, la stessa Agenzia europea starebbe analizzando alcuni episodi legati alla cosiddetta sindrome di Guillain-Barré (GbS) segnalati a seguito della somministrazione di dosi di VaxZevria: anche qui si attende ad ogni modo il report che fornirà il PRAC ma nel consueto aggiornamento arrivato di recente l’EMA concentra la sua attenzione su questo disturbo del sistema immunitario. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.
La sindrome di Guillain-Barré (Gbs) è in sintesi la più frequente forma di polineuropatia acuta, autolimitante e generalmente progressiva che, causando l’infiammazione dei nervi, si manifesta con dolori, intorpidimento e debolezza muscolare, perdita della sensibilità distale e sovente anche con difficoltà nella deambulazione: in tali casi si parla di una demielinizzazione ossia una degenerazione delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose. La causa scatenante di questa patologia non è stata individuata con precisione anche se in base a quanto spiega la letteratura medica fino a oggi si pensa che la genesi sia autoimmune e che uno dei fattori scatenanti possa essere una precedente infezione.
CASI DI SINDROME DI GUILLAIN-BARRÉ CON ASTRAZENECA: ATTESA VALUTAZIONE DELL’EMA
Insomma, un nuovo motivo di preoccupazione per gli oramai milioni di persone che si sono vaccinate con Vaxzevria di AstraZeneca oppure il prossimo report del PRAC fugherà i dubbi nonostante diversi casi segnalati? Come ricordato dall’ente regolatorio per i farmaci dell’Unione Europea, la sindrome di Guillain-Barré (Gbs) è un disturbo a carico del sistema immunitario e, considerati i sintomi elencati in precedenza, gli esperti del comitato starebbero analizzando “i dati forniti dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio” del vaccino sviluppato dalla multinazionale anglo-svedese.
In attesa di capire se possa esservi davvero una correlazione tra le dosi di AstraZeneca e la Gbs, quest’ultima è stata comunque identificata come un “possibile evento avverso” a seguito della vaccinazione e, secondo quelli che sono dei protocolli standard, richiederà nei prossimi tempi un ulteriore monitoraggio. Inoltre, sempre nel consueto report diffuso alla stampa, l’EMA ha sottolineato pure che, in attesa di nuove informazioni, è già stato chiesto al titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio di “fornire ulteriori dati dettagliati, inclusa un’analisi di tutti i casi segnalati nell’ambito del prossimo rapporto di sicurezza”.