Nelle scorse ore è andata in scena una querelle a distanza fra il ministro Matteo Salvini ed Enrico Mentana: quest’ultimo ha replicato alle accuse del titolare del Viminale con la frase «Sine ira et studio». Breve passo indietro, prima degli ultimi aggiornamenti, per spiegare cos’è successo: Salvini, in un comizio di ieri, ha attaccato i tg, quello di La7 compreso, di raccontare solo fesserie. Puntuale è giunta la replica di Mentana che in diretta tv, prima di iniziare il telegiornale, ha risposto per le rime al vice-presidente del consiglio, chiudendo il proprio intervento con la frase in latino «Sine ira et studio», che significa giudicare con la massima imparzialità. Un lungo discorso di circa due minuti a cui ha voluto controreplicare lo stesso Salvini. Il vice-Premier ha utilizzato la propria pagina Facebook per rispondere alle dichiarazioni del noto direttore, scrivendo: «Sapete cosa vi dico? Vi lascio programmi tv, giornali e telegiornali che fanno solo comizi di sinistra e mi tengo i milioni di italiani che ragionano con la loro testa!». Caso chiuso? Non ci resta che attendere le prossime ore per scoprirlo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SINE IRA ET STUDIO, COSA SIGNIFICA? VIDEO

Sine ira et studio, con queste parole Enrico Mentana ha voluto replicare alle accuse del ministro dell’interno Matteo Salvini. Il titolare del Viminale aveva accusato i telegiornali nazionali nella giornata di ieri, spiegando in occasione di un comizio che gli stessi si occupano solamente di “fesserie” riferendosi molto probabilmente alle tensioni nel governo, e non ai reali problemi del paese e a quello che lo stesso esecutivo sta facendo per risolverli. «Questa sera Salvini – attacca il direttore del Tg7 – tanto per cambiare ha scelto un nuovo obiettivo, non più i conduttori televisivi, gli scrittori o quant’altro che non gli piacciono, ma direttamente i telegiornali, segno che evidentemente in questo momento, lui o chi gli indica gli obiettivi comunicativi, faccia gioco prendersela con i telegiornali». Mentana prosegue dicendo che le parole del vice-presidente del consiglio gli fanno un baffo, leggendo in diretta le parole rilasciate dallo stesso leader del Carroccio. In fondo il video di quanto accaduto.



SINE IRA ET STUDIO, COSA SIGNIFICA? VIDEO

«“Vi sfido, fate un esperimento, andate a guardare questa sera i telegiornali, Tg1, Tg5 o quello di La7, non affronteranno nessuno degli argomenti dei quali stiamo parlando qui in piazza, ma parleranno solo di fesserie di cui non importa nulla a nessuno». A quel punto parte l’attacco di Mentana: «Forse dovremmo parlare del concorso “Vinci Salvini”, che ieri è stato lanciato sui social dallo stesso ministro dell’interno, o forse più seriamente dei famosi centinaia di migliaia di rimpatri che un anno fa erano stati promessi in campagna elettorale e che non ci sono stati, ma sicuramente ne avrà parlato nel suo comizio il ministro sull’interno». Ed ecco la frase “incriminata”: «Col sorriso sulle labbra ricordiamo a Salvini che abbiamo avuto modo di attaccare e criticare chi ha governato prima di lui e con più titolo e per lungo tempo. Certo queste cose non fanno paura e francamente non modificano nemmeno il nostro modo di lavorare che sarà sempre “sine ira et studio”». Si tratta di un’espressione in latino, una citazione di Tacito negli Annales, e che significa «senza animosità e simpatia» o «senza ira né pregiudizi». Un’espressione utilizzata quando si vuole giudicare qualcuno con imparzialità, divenuta poi nel tempo una sorta di motto per i giudici chiamati appunto a giudicare per lavoro. Di seguito il video di quanto accaduto



IL VIDEO DELLA RISPOSTA DI MENTANA A SALVINI