“La partita della vita”: si intitola così il libro di Sinisa Mihajlovic che ha ricordato a Domenica In come la vita può spesso fare dei brutti scherzi, proprio come accaduto nel suo caso. Da vero campione nella vita, ha vinto nel calcio ma anche in amore. Con Arianna l’amore va avanti da 25 anni. Poi all’improvviso inizia ad avere un fastidio alla gamba che non passava. Da qui alcuni accertamenti dai quali è emersa la malattia: “Il medico mi disse che dovevo avere una grande sopportazione al dolore. Pensava che la macchina fosse rotta e non riusciva a capire come riuscissi a camminare”, ha spiegato. Arianna non sapeva nulla perché era in vacanza, in Sardegna. “Mi dissero che dovevo fare delle punture, poi il mio dottore mi ha detto che dovevo fare ulteriori esami”, ha aggiunto. Proprio il suo medico alla fine gli ha rivelato la diagnosi di leucemia. Ad Arianna non aveva detto inizialmente nulla ma poi le ha raccontato tutto per telefono.



A prendere la parola è stata anche Arianna: “Io non ho pianto quasi mai in questi due anni ma adesso rivedendo le immagini mi sono commossa. Ricordo bene la telefonata”, ha spiegato. “Sono stata molto forte in quel momento”, ha aggiunto. Quando ha saputo della malattia ha voluto comunicarlo lui con una conferenza: “Non volevo che i giornalisti scrivessero ipotesi, volevo dire quello che avevo senza paura”. “Dell’ospedale mi ricordo tutto”, ha svelato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Sinisa Mihajlovic e la moglie Arianna Rapaccioni a Domenica In

È andata in onda il 15 novembre scorso la puntata di Domenica In che ha visto ospiti Sinisa Mihajlovic e sua moglie Arianna Rapaccioni, una delle coppie più in vista del mondo del calcio e dello spettacolo (lui allena il Bologna e lei è un’ex soubrette) a cui Mara Venier ha concesso un ampio spazio per raccontare la loro storia segnata dalla malattia di lui. Sinisa ha scoperto di avere la leucemia nel 2019, e nello stesso anno, poco dopo, ha annunciato di volersi sottoporre a cure immediate per non andare incontro a conseguenze peggiori (la leucemia è un tumore molto aggressivo che progredisce rapidamente).



La sua battaglia non può ancora dirsi conclusa, ma i momenti più duri, per ora, restano relegati al passato: “Non potevo permettermi di non farcela – ha detto ottimista Mihajlovic  – dovevo farlo per me, per la mia famiglia, ma anche per le tante persone che mi hanno mostrato vicinanza. L’affetto di tutti i tifosi in tutti gli stadi, compresi quelli che in un certo senso mi odiavano, mi ha dato grande forza. Ho voluto farlo sapere a tutti, condividerlo con loro. Avevo paura, ma avevo più coraggio. La paura si vince con il coraggio. Quando sono andato alla mia prima partita, ero un morto che camminava, sono voluto andare lo stesso”.

La malattia di Sinisa Mihajlovic

Dall’unione di Sinisa Mihajlovic con Arianna Rapaccioni sono nati cinque figli: Viktorija, Virginia, Miroslav, Dushan e Nicholas. In precedenza, Sinisa aveva già avuto un figlio, Marko, frutto di una relazione con un’altra donna all’inizio degli anni Novanta. È stato anche per loro che l’allenatore ha lottato, essendo molto legato sia alla moglie che ai ragazzi. La prima persona a cui ha detto della malattia è stata proprio lei: dopo la diagnosi, racconta, “ho chiamato subito Arianna che era in vacanza con i miei figli”. La loro reazione, come nel calcio, è stata pronta è immediata: se voleva guarire, Sinista doveva intervenire subito. E così ha fatto.

Sinisa Mihajlovic e il rapporto con la moglie Arianna Rapaccioni

Oggi Sinisa Mihajlovic continua a sottoporsi a controlli di routine: “Il 29 ottobre è passato un anno esatto dal trapianto di midollo osseo, ho fatto pochi giorni fa tutti gli accertamenti e i valori sono perfetti. Sto bene”. Il peggio, dunque, è passato, e al momento lui e Arianna si godono semplicemente la vita in famiglia (hanno appena festeggiato le loro nozze d’argento). “Senza di lei non ce l’avrei fatta”, chiosa amorevolmente l’allenatore.