Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovic hanno condiviso il palco del Festival di Sanremo 2021 per un duetto insieme sulle note di “Io Vagabondo”, preceduto da una chiacchierata moderata da Amadeus. Zlatan ha esordito dicendo: “La nostra amicizia è iniziata con una testata che gli ho dato. C’era Juventus-Inter. Lui aveva più esperienza di me, io sono caduto nel gioco della provocazione. Cosa gli invidio? Lui tira le punizioni come altri tirano rigori, io sono il contrario. Sinisa è uno degli avversari più forti che abbia mai incontrato, ma anche Paolo Maldini e Giorgio Chiellini sono aggressivi e onesti.



Mihajlovic ha replicato con una battuta: “Lui mi invidia la Coppa dei Campioni. Ci sono quelli che giocano e quelli che vincono: io ho vinto. Ho vinto anche contro la malattia perfida, che mi ha cambiato la vita da un giorno all’altro. Per due-tre giorni ho subito il colpo, poi ho cominciato a pensare positivo ed ero convinto di farcela”. Nel momento della malattia di Sinisa, Zlatan Ibrahimovic non è riuscito a trovare le parole per aiutare il suo amico: “Quando ho sentito la notizia, non avevo la forza di chiamarlo. Quando c’è l’ho fatta, non riuscivo a parlare. Era lui che dava forza a me”. Dopodiché, l’esibizione musicale insieme a Fiorello e Amadeus, davvero simpatica e convincente. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Sinisa Mihajlovic e Ibrahimovic a Sanremo

Ci sarà anche Sinisa Mihajlovic questa sera al Festival di Sanremo 2021. L’allenatore del Bologna è stato fortemente voluto dall’altro mattatore sportivo di questa edizione: Zlatan Ibrahimovic. Ibra che al tecnico serbo è legato da un sentimento di grande affetto risalente ai tempi dell’esperienza all’Inter, e che prima di tornare al Milan avrebbe potuto raggiungere “Miha” a Bologna. Proprio Mihajlovic, infatti, aveva imbastito una trattativa “sentimentale” con Ibra, convincendolo ad abbracciare il rossoblu, dove avrebbe avuto tutta la squadra a sua disposizione. Alla fine, pur vacillando per l’affetto nei confronti dell’amico, all’epoca ancora alle prese con la leucemia, Ibra seguì il richiamo del Milan, l’ambizione di risollevare il Diavolo ferito e tornare a lottare per qualcosa di importante. Adesso i due si ritroveranno sul palco di Sanremo: cosa faranno? Canteranno uno dei pezzi preferiti di Sinisa, “Io vagabondo”, pezzo del 1972 dei Nomadi.



Sinisa Mihajlovic canta a Sanremo “Io vagabondo” con Ibra

Ad annunciare che Mihajlovic canterà insieme ad Ibra “Io vagabondo” è stato qualche giorno fa Amadeus in persona durante la conferenza stampa di presentazione del Festival. Una canzone scelta non solo per assecondare i gusti musicali del mister felsineo, ma forse anche per rimarcare l’orgoglio d’appartenenza di Sinisa e Zlatan, spesso appellati in maniera dispregiativa come “zingari” per via delle loro origini jugoslave. Come andrà a finire? Interpellato da “La Repubblica” qualche giorno fa, Mihajlovic commentò: “Per fortuna non c’è pubblico, sennò io e Ibra che cantiamo sai che roba… Io e Ibra saremo due zingari sul palco, non so cosa può succedere, sarà divertente, ma non so se cantiamo. Le due cose peggiori che so fare sono ballare e cantare, non so che schifo sarà, ma andiamo là e vediamo che succede. So che Ibra anche a cantare non è bravo, a ballare un po’ meglio di me…“. Di certo c’è che Sinisa non arriverà a Sanremo da sprovveduto.

Anzi, la musica italiana la conosce benissimo: “Adoro anche i testi di Cremonini, Morandi, Ramazzotti, Antonacci, Venditti. L’Italia è perfetta in tutto, mangiare, macchina, moda, musica, vi manca un po’ di coraggio ma avete tutto per il resto…A volte provo invidia a non essere italiano“.