Sinisa Mihajlovic e la moglie Arianna sono stati ricevuti lunedì pomeriggio in udienza privata da Papa Francesco in Vaticano, una occasione davvero speciale anche perché arrivata dopo aver battuto la leucemia ed avere ritrovato la vita di un tempo, con una bellissima famiglia sempre al suo fianco. I contenuti del colloquio tra Papa Francesco e i coniugi Mihajlovic sono naturalmente riservati, vedremo se prossimamente Sinisa o la moglie Arianna vorranno rivelare qualcosa, ma ricordiamo che il rapporto di Sinisa Mihajlovic con la religione venne spiegato recentemente da una delle due figlie, Viktorija, in una intervista a Famiglia Cristiana: “Come vive mio padre la religione? In maniera molto discreta e riservata. Lui è ortodosso, non è un praticante assiduo però è profondamente credente, prega soprattutto la sera prima di andare a dormire e al polso ha sempre il braccialetto di Medjugorje, santuario in cui andò da solo la prima volta nel 2008 quando allenava il Bologna (nella sua prima esperienza in rossoblù, dove poi è tornato nel 2019, ndR). Mi ha detto di aver pianto e vissuto un’esperienza spirituale fortissima. La fede lo aiuta tantissimo”. Lo stesso Sinisa Mihajlovic aveva già dichiarato in proposito: “Io mi reputo una persona dura, ma a Medjugorie non smettevo più di piangere”.



SINISA MIHAJLOVIC IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO

Sinisa Mihajlovic ha pianto anche, più di recente, nella sala stampa di Casteldebole, quando più di un anno fa capì che la sfiancante battaglia contro la leucemia era stata vinta. Per aiutarlo, invocando un aiutino dal Cielo, i bolognesi avevano dato vita a due pellegrinaggi alla Madonna di San Luca. Quanto alla sua devozione per la Madonna di Medjugorje, che lo accomuna all’amico Roberto Mancini, ai tempi della Fiorentina Sinisa Mihajlovic aveva spiegato: “Ci andai con l’amico Paolo Brosio (era il 12 maggio 2009, ndr) ed è difficile spiegare cosa ho provato: è come un sogno. Io mi reputo uno che non ha il pianto facile, non mi accorgevo ma sentivo le lacrime e dentro era come se mi liberassi di qualcosa. Quando vivi un’esperienza del genere esci che non pensi male ma il bene”. L’incontro di ieri in Vaticano con Papa Francesco dunque per Sinisa Mihajlovic e la moglie fa parte di un cammino di fede che l’esperienza della malattia ha certamente rafforzato. Mihajlovic dal Papa “pareggia” i conti con un episodio del 1997 che a Bologna è passato alla storia: alla vigilia di un Roma-Bologna l’aereo che trasportava la comitiva rossoblù atterrò a Fiumicino con un po’ di ritardo e, nonostante l’udienza collettiva della squadra con Giovanni Paolo II fosse organizzata da mesi, Renzo Ulivieri decise di andare direttamente verso l’albergo del ritiro, per la costernazione dell’allora presidente Gazzoni.

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