Sulle pagine del Giornale l’ex sottosegretario di stato USA Mike Pompeo ha pubblicato un’interessante riflessione su quello che nel 2024 significa libertà; non tanto a livello generale quanto secondo una visione portata avanti da una certa sinistra che vorrebbe imporre le sue scelte all’intera popolazione: non a caso il punto di partenza è una citazione ad Henry Ford che diversi decenni fa disse che “il cliente può avere l’auto di qualsiasi colore voglia, purché sia nero”.
Un esempio utile a Pompeo per sottolineare che oggi quell’idea di una società che goda della libertà di “una sola scelta (..) sta diventando rapidamente una realtà” con il concreto rischio che l’intero mondo occidentale perda “una pietra angolare dell’era moderna” a causa dei “politici pericolosamente liberal” che permeano l’equazione governativa “da Bruxelles a Washington” a completo discapito “dei diritti degli italiani e degli americani”.
“La verità – accusa ancora l’ex sottosegretario – è che la loro definizione di ‘libertà’ equivale a meno diritti” per tutti con esempi che sono sotto gli occhi di tutti: un esempio sono “i politici che in America stanno lavorando per eliminare i fornelli a gas”, oppure anche coloro che “in Europa stanno attuando norme che impediscono alle case e ai condomini (..) di essere allacciati alle utenze del gas”; il tutto in nome “dell’idea di combattere il cambiamento climatico“, ma a discapito “dei posti di lavoro e delle industrie” e a beneficio del “Partito comunista Cinese [che] ha la morsa” sulle nuove tecnologie green.
Mike Pompeo: “La visione della libertà portata avanti dalla sinistra sta distruggendo il mondo occidentale”
L’esito della millantata libertà che la sinistra vorrebbe portare in tutto il mondo – continua ancora Pompeo – è che si avrà un boom di “licenziamenti, industrie in crisi e dipendenza dai nostri avversari” al solo fine non di preservare l’ambiente, il futuro o quant’altro; ma di “vincere le elezioni, stabilire il controllo e imporre il conformismo ideologico” che secondo l’ex sottosegretario sono i reali scopi “dei progressisti”.
Ma non va dimenticato che questo attacco alla libertà propriamente intesa di ripercuote inevitabilmente anche su quella religiosa – che definisce “la più importante” – con una sinistra che “crede che il governo esista per creare e distribuire diritti, piuttosto che garantire solo quei diritti che sono per loro natura inalienabili, dati da Dio, e che sono presenti in tutti gli uomini in virtù della nostra umanità”; in completa antitesi con i “principi su cui si basa il mondo occidentale“.
L’esito è – ancora una volta – sotto gli occhi di tutti e ci parla di “un’inflazione massiccia, case ed energia inaccessibili, una cultura politica profondamente divisa e un mondo più instabile”; mentre se si volesse veramente vedere il “mondo occidentale prosperare (..) dovremmo iniziare a discernere quali leader credono davvero in questi principi“.