Il Presidente dei vescovi di Germania, il Card. Reinhard Marx, ha dato il via ufficiale questa mattina a Francoforte al Sinodo della Chiesa tedesca che nelle prossime settimane terrà i riflettori anche del Vaticano puntati tutti sulla Germania: non si tratta però di una “semplice” riunione tra i 69 vescovi tedeschi, i membri del Comitato Centrale dei Cattolici e i rappresentanti di giovani, diaconi e movimenti ecclesiali. Dopo lo scandalo degli abusi sessuali in diverse Diocesi e dopo che negli ultimi anno lo “scollamento” tanto verso la Santa Sede quanto all’interno della stessa Chiesa tedesca ha portato la fede cattolica in Germania ad un crollo di vocazioni e parrocchiani, il tentativo della Dbk (la Cei tedesca, ndr) è quello di recuperare un’unità sostanziale e riprendere il dialogo con il Vaticano, già piuttosto concreto e amicale tra lo stesso Marx e Papa Francesco. Il tentativo del Sinodo è quello di mettere a tema diversi punti “nodali” che da anni intercorrono tra le Diocesi e i movimenti laici e che già il Papato di Benedetto XVI aveva tentato di limitare, contrapponendo il Magistero centrale della Chiesa di Cristo: «potere e la separazione del potere nella Chiesa, vita sacerdotale, ruolo delle donne nella Chiesa, vita relazionale e sessualità» sono solo alcuni dei temi affrontati e richiesti dalle organizzazioni cristiane tedesche e che sono giunte come richiesti al Cardinale presidente dei Vescovi, per l’appunto Marx.
IL SINODO IN GERMANIA E IL “CASO RATZINGER”
Lo scorso settembre una lettera firmata dal cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, è giunta sulla scrivania del Cardinal Marx: nella missiva emergevano diversi dubbi sulla validità canonica del percorso sinodale in Germania. Come ben riassume un focus recente di Askanews, «se la Chiesa tedesca, tra un paio d’anni, decide di voler ordinare donne diacono o preti sposati, come può farlo senza l’assenso di Roma? E la sua decisione che ricadute avrà nelle Chiese degli altri paesi?». Di contro questa mattina, dando il via ai lavori da Francoforte, il Cardinal Marx ribadisce il valore della modalità sinodale «L’obiettivo di questo cammino è arrivare a qualcosa che serva all’unità della Chiesa […] Il Papa ci spinge a discutere e cercare risposte insieme. Non ci sarà una fine di questo cammino, perché questo è l’inizio di un nuovo modo di essere Chiesa». I 4 punti scelti del Sinodo sono “Potere e divisione dei poteri nella Chiesa”, “Vita sacerdotale oggi”, “Donne nei servizi e nei ministeri della Chiesa”, “Amore e sessualità”: e proprio su questi punti Marx ha spiegato che c’è in ballo il futuro della fede e della Chiesa nel nostro Paese. In tutto questo si inserisce, da lontano, la recente polemica interna al Vaticano sul “famoso” libro scritto dal Cardinal Robert Sarah con alcuni scritti e collaborazione generale del Papa Emerito Joseph Ratzinger: il tema dei preti sposati, con il ribadire da parte di Benedetto XVI che non vi è spazio né senso nell’accettare una rivoluzione di tale respiro nella Chiesa di Cristo. Non sono pochi infatti ad aver letto in quelle parole di Benedetto, che hanno scatenato un mezzo incidente diplomatico interno al Vaticano, non tanto una critica al recente Sinodo in Amazzonia bensì un avvertimento per la piega che la Chiesa tedesca sta prendendo su diversi temi “progressisti”, già combattuti a suo tempo dal Magistero di Papa Ratzinger: come ha spiegato Sandro Magister in un suo recente commento molto duro contro la Santa Sede, il tema non è l’Amazzonia bensì l’Europa, «un’eccezione consentita in Amazzonia o in un’ isola del Pacifico diventerebbe presto la regola in una Chiesa cattolica come quella di Germania, tra le più disastrate al mondo per declino di fedeli e di fede eppure curiosamente guardata da papa Francesco come l’ avanguardia del rinnovamento ecclesiale».