LE NUOVE LINEE GUIDA DELLA CEI PER LA FASE SAPIENZIALE DEL SINODO

Da oggi 18 luglio 2023 sono state pubblicate online le Linee guida per la fase sapienziale del Cammino Sinodale delle Chiese in Italia (arrivato al terzo anno): all’interno del vasto Sinodo della Chiesa Cattolica sulla Sinodalità, voluto da Papa Francesco, la Cei aggiorna lo strumento per accompagnare e orientare questo Cammino cercando «di capire come far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, non rimanga solo un sogno».



Il testo scritto dal Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana recita “Si avvicinò e camminava con loro” ed è diviso in tre parti, tutte orientate da alcune riflessioni suscitate dal racconto evangelico di Emmaus. Si tratta di proseguire nel percorso avviato dalla Chiesa italiana negli scorsi anni, «rafforzando l’esercizio del discernimento a partire dai temi e dalle domande proposte nelle Linee guida e indicando decisioni possibili, impegni, aspetti ancora da sviluppare».



SINODO, 5 MACRO-TEMI CON RELATIVE DOMANDE: IL CONTENUTO DELLE LINEE GUIDA CEI

Il documento preparato dalla Cei con delineate le Linee guida nel biennio 2023-2024 (la fase profetica prenderà il via dal maggio 2024, ndr) vede 5 macro-temi fondamentali in cui vengono raggruppate le istanze raccolte: 1) la missione secondo lo stile di prossimità; 2) il linguaggio e la comunicazione; 3) la formazione alla fede e alla vita; 4) la sinodalità e la corresponsabilità; 5) il cambiamento delle strutture. Ogni macro-tema si articola poi in alcuni sotto-temi che esplicitano i temi proposti, con una singola domanda al termine di ogni capitolo (eccole qui di seguito, ndr):



1) «L’esistenza è intessuta di incontri con gli altri e la comunità si forma mediante la partecipazione di ciascun individuo: quali vie percorrere per la costruzione di una Chiesa davvero inclusiva, propositiva, responsabile, testimone di verità?».
2) «Quali chiavi interpretative e comunicative deve trovare la Chiesa per non lasciare nessuno “orfano di Vangelo”?».
3) «Come sintonizzare formazione ed educazione accompagnando la crescita permanente di tutti i membri della comunità, in ogni fase della vita e in qualsiasi ruolo si operi?».
4) «La Chiesa è una casa aperta e accogliente: come far sentire maggiormente coinvolti nella cura e nella gestione coloro che già la abitano, e in che modo renderla accogliente per coloro che sono o si sentono sulla soglia?».
5) «Le strutture della Chiesa, nei loro diversi ambiti, hanno bisogno di solide competenze, professionalità formate e divisione responsabile dei compiti: quali percorsi possono essere individuati per una gestione virtuosa ed efficace di beni e persone unita a una pastorale di nuovo attenta alla vita quotidiana?».

IL VALORE DELLE DONNE E IL TEMA DELLA MISSIONE: LE LINEE GUIDA CEI

Il testo della Cei sul Cammino del Sinodo avverte «l’esigenza di aprire strade da percorrere perché tutti abbiano posto nella Chiesa, a prescindere dalla loro condizione socio-economica, dalla loro origine, dallo status legale, dall’orientamento sessuale»: viene poi registrata l’istanza di ripensare «la formazione iniziale dei sacerdoti, superando il modello della separazione dalla comunità e favorendo modalità di formazione comune tra laici, religiosi, presbiteri».

Il documento delle Linee guida avverte come sia urgente «riconoscimento reale del senso e del ruolo delle donne all’interno della Chiesa, già preponderante di fatto, ma spesso immerso in quella ufficiosità che non consente un vero apprezzamento della sua dignità ministeriale»; il problema non è tanto l’estensione delle prerogativa, bensì di «ripensare in radice il contributo femminile in rapporto al senso stesso della ministerialità e al profilo dell’autorità nella Chiesa». La questione femminile nella Chiesa rappresenta un banco di prova cruciale per la Chiesa, «chiamata a fare i conti con acquisizioni culturali che ancora la disallineano dalla comune vita sociale. Diventa importante individuare forme operative che esprimano chiaramente la piena valorizzazione femminile nella corresponsabilità ecclesiale». Secondo il Consiglio Episcopale Permanente, le Linee guida «gettano un ponte verso la fase profetica, incamminando le Chiese in Italia verso un discernimento operativo che prepari il terreno alle decisioni, necessariamente orientate a un rinnovamento ecclesiale e mai introverse; anche quando l’attenzione è puntata sulla vita interna delle nostre comunità, il pensiero è sempre quello estroverso della missione: rendere più agili alcune dinamiche ecclesiali (dottrinali, pastorali, giuridiche, amministrative) per rendere più efficace l’incontro tra il Vangelo, energia vivificante e perenne, e l’umanità di oggi».