PUBBLICATO IL DOCUMENTO SUI LAVORI DEL SINODO: COSA CONTIENE L’INSTRUMENTUM LABORIS
Il Vaticano ha pubblicato nel bollettino quotidiano della Santa Sede il documento “Instrumentum Laboris”, di fatto la guida per i lavori dell’Assemblea Generale del Sinodo previsto per ottobre 2023 e 2024 sul tema globale della sinodalità. Il maxi-testo approvato da Papa Francesco è diviso in due macro-sezioni ed è frutto dei lavori di tutte le tappi diocesane e continentali dei primi due anni di Sinodo della Chiesa Cattolica: 60 pagine in tutto con all’interno i “temi” raccolti dalle Chiese di ogni parte del mondo.
Dal martirio alle sofferenze, dai poveri ai migranti, dai temi “civili” allo scandalo degli abusi, fino all’evangelizzazione e la cultura della fede: questo e molto altro contenuto nel documento che fungerà da discernimento durante l’Assemblea Generale, ma al contempo «di preparazione in vista dell’assise per partecipanti e gruppi sinodali: Scopo del processo sinodale non è produrre documenti, ma aprire orizzonti di speranza», si legge nel documento siglato dal Vaticano. L’Instrumentum Laboris presentato oggi in Sala Stampa Vaticana è composto da un testo e 15 schede di lavoro per far emergere l’interezza della sinodalità: nella sezione A vengono messe in evidenza l’esperienza di questi due anni e il modo di procedere per diventare sempre più Chiesa sinodale; nella Sezione B – dal titolo Comunione, missione, partecipazione – evidenzia invece le «tre questioni prioritarie», al centro dei lavori di ottobre 2023, collegate alle tre tematiche principali, ovvero «crescere nella comunione accogliendo tutti, nessuno escluso; riconoscere e valorizzare il contributo di ogni battezzato in vista della missione; identificare strutture e dinamiche di governo attraverso le quali articolare nel tempo partecipazione e autorità in una Chiesa sinodale missionaria».
LAVORI SINODO, I TRE TEMI “DELICATI”: LGBT, DONNE PRETE, SACERDOTI SPOSATI
Sebbene i temi siano tanti e svariati – dalle guerre al clima, dalla cultura dello scarto su aborto ed eutanasia fino alla grave ferita degli abusi – non mancano le parti più “spinose” e delicate che la Chiesa di Papa Francesco dovrà affrontare nel Sinodo dei prossimi due anni: «L’accoglienza nella Chiesa delle persone Lgbt, il ruolo delle donne e l’eventualità di aprire per loro il diaconato, la possibilità di avere sacerdoti sposati», questi i tremi nodi emersi con maggior forza da diverse consultazioni del Sinodo a livello mondiale.
Tutti questi temi vengono citati nell’Instrumentum Laboris senza fornire però una soluzione specifica ma tenendo aperte le “domande” emerse nelle consultazioni continentali: «I Documenti finali delle Assemblee continentali menzionano spesso coloro che non si sentono accettati nella Chiesa, come i divorziati e risposati, le persone in matrimonio poligamico o le persone Lgbtq+», si legge nel documento presentato in Vaticano. «Il suo tema è la sinodalità, non i singoli argomenti – hanno sottolineato nella conferenza stampa di presentazione il segretario generale del Sinodo, card. Mario Grech e il relatore generale, card. Jean-Claude Hollerich -. L’importante è che l’Assemblea indichi un modo per camminare insieme e ascoltare, anche su temi su cui esistono opinioni diverse, ciò che lo Spirito Santo sta dicendo alla Chiesa». Sul tema specifico delle donne nella Chiesa, il documento di lavoro cita «tutte le Assemblee continentali invitano a prestare attenzione all’esperienza, allo status e al ruolo delle donne. Le Assemblee continentali chiedono di riflettere più a fondo sulla realtà dei fallimenti relazionali, che sono anche fallimenti strutturali che colpiscono la vita delle donne nella Chiesa». Viene poi rinviata all’assemblea dei vescovi anche la questione di avere sacerdoti sposati: «È possibile, come propongono alcuni continenti, aprire una riflessione sulla possibilità di rivedere, almeno in alcune aree, la disciplina sull’accesso al Presbiterato di uomini sposati?», si legge ancora nell’Instrumentum Laboris.