Grave episodio all’interno della Chiesa tedesca, in particolare nel Sinodo che sta preparando un percorso riguardo alla famiglia, alle donne e al sacerdozio. In Germania da tempo all’interno della Chiesa cattolica sono emersi pareri, anche da parte di alte autorità, che guardano con simpatia all’ipotesi del sacerdozio femminile. E’ stato proprio questo argomento a far sì che la nota teologa Marianne Schlosser decidesse, lo scorso venerdì, di abbandonare il Sinodo. La studiosa ha comunicato all’agenzia Catholic News i motivi del suo gesto: non intende far parte di alcuna discussione sull’ipotesi del sacerdozio femminile perché, dice “tale questione è già stata risolta in maniera vincolante dalla Chiesa che ha fatto sapere che la Chiesa stessa non ha l’autorità di ammettere le donne all’ordinazione sacerdotale”. Ha aggiunto che invece all’interno del Sinodo si nota “una ossessione esagerata rispetto all’argomento”. Tale argomento, ha spiegato ancora, “non è giustificabile dal punto di vista teologico, storico, pastorale o spirituale”. Marianne Schlosser, 59 anni, è di Donauwörth, in Baviera (Germania) e ha studiato a Monaco. Dal 2004 è professore di spiritualità all’Università di Vienna. Nel 2014, Papa Francesco l’ha nominata membro della Commissione teologica internazionale e, due anni dopo, membro della commissione per studiare il tema del diaconato femminile.
LA CHIESA NON PUO’ DECIDERE SUL SACERDOZIO FEMMINILE
Dal 2016 è consulente della Commissione per la fede dei vescovi tedeschi. A novembre, è stata la seconda donna a ricevere il premio di 50.000 euro dalla Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI per le sue ricerche sulla Chiesa degli inizi e la teologia medievale. La studiosa fa riferimento ha quanto sentenziato da papa Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis: “Pertanto, al fine di eliminare ogni dubbio su una questione di grande importanza, che riguarda la stessa costituzione divina della Chiesa, in virtù del mio ministero di conferma nella fede dei fratelli (cfr Lc 22,32), Dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo il potere di conferire l’ordinazione sacerdotale alle donne e che questa opinione deve essere considerata definitiva da tutti i fedeli della Chiesa”.