I casi coronavirus esplosi oggi in Italia (tra Lombardia e Veneto) hanno portato nuovamente a domandarsi quasi siano i sintomi e soprattutto quali le probabilità di contagio anche in assenza di una sintomatologia peculiare. Sebbene le autorità abbiano invitato alla calma e a non farsi trascinare dalla psicosi, è bene prendere le dovute precauzioni in merito al virus che ora sta spaventando anche il nostro Paese. L’assessore al welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, oggi ha ribadito che la trasmissione del coronavirus avviene tramite vapore acqueo. Questo significa che il contagio può avvenire da contatto più o meno ravvicinato con la persona che ne è affetta. In caso di sintomi “sospetti” il consiglio è quello di non recarsi in pronto soccorso ma contattare il 112 che valuterà di volta in volta l’eventuale messa in atto del protocollo specifico in base ai casi. Ma quali sono i sintomi ai quali prestare particolarmente attenzione? Come riporta Quotidiano.net, Stefania Piconi, specializzata in malattia infettive che opera presso l’ospedale Sacco di Milano, (centro di riferimento nazionale nel ramo dell’infettologia) ha spiegato: “Si presenta con sintomi molto simili all’influenza: febbre acuta, tosse, mal di gola, dolori muscolari ed osteoarticolari. Successivamente può evolvere in una insufficienza respiratoria”.



SINTOMI CORONAVIRUS: COME RICONOSCERLI E DIFENDERSI

Esiste la possibilità di una trasmissione asintomatica del coronavirus? La domanda era stata posta da alcuni studiosi all’inizio della diffusione del virus i quali avevano pubblicato le loro conclusioni sul Lancet dopo aver analizzato il caso di un bambino cinese che aveva contratto il virus senza però manifestare sintomi evidenti. Gli autori della ricerca in merito avevano spiegato che “casi di infezione asintomatica da virus 2019-n-CoV appaiono possibili”, da qui la necessità di isolare i pazienti e mettere in quarantena coloro che hanno avuto contatti con i malati. Sempre la dottoressa Piconi, in merito aveva spiegato: “Come tutte le malattie infettive la variabile la fa l’ospite, il paziente. Quindi esistono malattie infettive dove alcuni pazienti hanno sintomi esagerati (febbre alta e subito insufficienza respiratoria con necessità di cure intensive) e pazienti che riescono con il loro sistema immunitario ad avere una manifestazione quasi asintomatica, con pochi sintomi come ad esempio solo un banale raffreddore, tuttavia sono stati comunque infettati e possono comunque trasmettere l’infezione”. A questo punto non resta che difendersi seguendo le regole dell’ISS già illustrate in passato ma sempre valide: lavarsi spesso le mani, evitare contatti ravvicinati con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Ed ancora, coprire bocca e naso in caso di tosse o starnuti, non prendere farmaci antivirali o antibiotici senza prescrizione medica, pulire le superfici con alcol, usare la mascherina se si assistono persone malate o in caso di sospetta malattia, non avere timore di prodotti made in China o pacchi ricevuti dalla Cina, non temere degli animali che non sarebbero portatori del coronavirus e contattare il numero verde 1500 in caso di febbre e tosse o di rimpatrio dalla Cina da almeno 14 giorni.

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