Paura in Siria, nella regione nord-orientale di Hasake: un attacco dell’Isis alla prigione di Ghweiran ha causato la morte di 48 persone. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, un commando di jihadisti ha fatto irruzione in un carcere curdo per tentare di liberare i prigionieri fedeli al Califfato.

In base alle prime informazioni a disposizione, il bilancio provvisorio è di 48 morti: Ansa spiega che sono rimasti feriti mortalmente 27 jihadisti e 21 miliziani curdo-siriani. Il blitz del commando di jihadisti nel carcere della Siria ha prodotto però i risultati sperati: decine e decine di fedeli al Califfato, circa 80 secondo i report, sono attualmente in fuga dopo l’evasione.



Siria, attacco Isis a un carcere curdo: 48 morti

Gli scontri tra le due fazioni sono durati diverse ore e sono cessati questa mattina, con i miliziani arroccati in una zona circostante e hanno utilizzato i civili come scudi umani per sfuggire al fuoco nemico. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha confermato le voci sulla fuga di circa 80 jihadisti grazie al blitz armato. In queste ore alcuni elicotteri americani stanno sorvolando l’area circostante per cercare di individuare e fermare i fuggitivi. Le Forze Democratiche Siriane, in una nota, hanno confermato che altre 90 persone sono rientrate in prigione dopo il tentativo di evasione. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore su questo fronte. Le Sdf, inoltre, impegnate a fornire supporto ai curdi per respingere l’attacco jihadista, hanno reso noto che è stato attaccato e colpito un drone della Turchia. Ricordiamo che il Paese di Erdogan mantiene la propria influenza nell’area. Il Pkk (Partito dei lavoratori curdi), considerato terrorista da Ankara, aveva lanciato l’allarme circa il rischio di attacchi Isis contro le prigioni dove sono rinchiusi miliziani jihadisti.



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