Fino al 2024 è stato confermato il sismabonus 2023, l’incentivo che permette di accedere ad una detrazione fiscale del 50 per cento e fino al 85% calcolata sulla base delle spese sostenute per realizzare tutti gli interventi edilizi, finalizzati alla riduzione del rischio sismico. Il contributo è erogabile su la ristrutturazione edifici già esistenti. Ecco in che modalità è possibile richiederlo e con quali requisiti.



Sismabonus 2023: fino a quando è stato prorogato

La proroga del sismabonus 2023 è stata confermata fino al 31 dicembre 2024, data ultima stabilità anche dalla commissione Europea di Bruxelles. L’incentivo sarà riconosciuto a chi effettua i lavori di riduzione del rischio sismico su edifici già esistenti. Il bonus può essere richiesto attraverso detrazioni fiscali fino al dicembre 2024 e consentirà di portare in detrazione tutte le spese sostenute per i lavori edilizi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, migliorando quindi la classe senza unità degli edifici. Il limite è fissato 96.000 euro esattamente come il bonus ristrutturazione. La quota massima è fissata per ogni unità immobiliare.



Sismabonus 2023: cosa non è ammesso

Gli interventi di ristrutturazione tuttavia non devono essere riferibili a date anteriore al 2017 per poter essere inseriti in detrazione. Quindi sarà possibile anche inserire dei lavori edilizi effettuati in una data successiva all’anno 2017. Per poter accedere alla misura è richiesta una perizia eseguita da un professionista di progettazione strutturale oppure di direzione dei lavori e delle strutture e di collaudo statico in possesso di una laurea in ingegneria oppure architettura.
L’aliquota della detrazione può andare dal 50 all’85% in base a determinati parametri e alla tipologia di lavoro compiuta sull’edificio:



  • detrazione del 50% per gli interventi che non apportano alcun miglioramento della classe sismica dell’edificio oggetto dei lavori;
  • detrazione del 70% per gli interventi che apportano il miglioramento di una classe sismica dell’edificio oggetto dei lavori;
  • detrazione dell’80% per gli interventi che apportano il miglioramento di due classi sismiche dell’edificio oggetto dei lavori;
  • detrazione dell’85% solamente per i condomini nel caso in cui gli interventi apportino il miglioramento di due classi sismiche.

A prescindere dall’aliquota, la detrazione applicata viene suddivisa in cinque quote annuali di pari importo.