La morte di Maria Teresa Trovato Mazza, conosciuta semplicemente come Sissy, resta ad oggi un mistero. La giovane agente di polizia penitenziaria di 28 anni originaria di Taurianova fu ritrovata senza vita, in un lago di sangue e con un colpo di pistola alla testa, all’interno di un ascensore dell’ospedale di Venezia il primo novembre 2016. La giovane era andata a fare visita ad una detenuta. La famiglia di Sissy ha sempre respinto la tesi del suicidio ed ora nell’inchiesta entra anche una veggente che sembra confermare, con le sue dichiarazioni, i dubbi sempre palesati dai suoi genitori. Si tratta di una donna di 45 anni, trentina, e che sostiene di possedere dei poteri paranormali ed essere in grado di parlare con le anime dei defunti. Come riferisce Il Gazzettino, nei giorni scorsi, il 14 luglio, la presunta veggente avrebbe rivelato ai carabinieri di Borgo Valsugana di aver avuto, circa un anno fa, un contatto con l’anima di “tale Sissy”, poliziotta penitenziaria a Venezia. A lei avrebbe indicato l’esistenza di una chiavetta Usb custodita nel cassetto di una persona importante del carcere in cui lavorava e contenente le indagini che aveva svolto. Sissy avrebbe fatto “vedere” alla veggente un traffico di droga all’interno del penitenziario femminile di Venezia ed avrebbe poi rivelato l’esistenza di una collega agente, bionda, della quale aveva paura.
SISSY TROVATO MAZZA “UCCISA DA UN UOMO”: SPUNTA UNA VEGGENTE
Otto mesi fa la stessa veggente avrebbe avuto un altro contatto con l’anima di Sissy Trovato Mazza. In questa circostanza le avrebbe fatto vedere una “pistola nera con uno stemma o un bollino verde puntata nella parte nucale destra della sua testa e la mano che la impugnava era abbastanza grande e di carnagione scura…”. Si sarebbe trattato della mano di un uomo alto circa 1,80 metri, dell’età di circa 43-48 anni che la veggente ha visto e che sarebbe in grado di riconoscere. “Sissy mi ha riferito che si fidava perché più volte si era dimostrato suo amico”, ha aggiunto la veggente ai militari. Si tratterebbe di un “traditore”, dunque, nonché un uomo “coperto da persone importanti”. I contatti con l’anima di Sissy non si sarebbero mai interrotti fino ad oggi. Adesso, come spiega Il Gazzettino nell’edizione online, il verbale sarebbe stato firmato alla presenza dei carabinieri ed allegato agli atti trasmessi dalla Procura al Gip di Venezia con richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Sissy. Il pm Elisabetta Spigarelli, infatti, è convinta che si sia trattato di suicidio. Il caso sarà discusso il prossimo giovedì 23 luglio.