Avvicinandosi a grandi passi verso le Elezioni Europee 2024 occorre capire bene come funziona la distribuzione dei voti per il rinnovo del Parlamento Ue, il sistema elettorale usato per l’assegnazione dei seggi è quello proporzionale. Una modalità che in Italia è stata regolamentata dalla legge del 24 gennaio 1979, modificata poi nel 2009 con un provvedimento che ha introdotto la soglia di sbarramento. In ogni paese membro Ue, la procedura è differente a seconda delle varie norme nazionali, con requisiti di base che devono essere uguali per tutti. Cioè, la parità di genere per l’accesso e la segretezza della preferenza. Possono votare tutti i cittadini con legale residenza in uno dei 27 paesi e maggiorenni.



Mentre per le candidature l’età minima è di 25 anni. Le liste dei candidati devono essere state sottoscritte da almeno 30mila elettori in ogni circoscrizione e non più di 35mila. Da questa regola sono esenti i partiti politici che hanno già uno o più rappresentanti o al Parlamento Europeo o in quello nazionale. La scheda fornita ai cittadini con diritto di voto sarà unica e potrà assegnare la preferenza ad una lista, indicando anche da una a tre preferenze per i candidati, scrivendone il cognome e nome accanto alla lista prescelta. In base alla legge che garantisce la rappresentanza di genere del 2014, ogni elettore dovrà fornire nomi di sesso diverso, in caso di due o più preferenze, pena l’annullamento delle successive alla prima.



Sistema elettorale Elezioni Europee 2024: come funziona il proporzionale

Alle Elezioni Europee 2024, il sistema elettorale proporzionale, adottato nei paesi membri, prevede che l’assegnazione dei seggi avvenga in maniera da garantire un numero di posti in base alla percentuale delle preferenze espresse dai cittadini. In base alle regole sullo sbarramento del 4%, è quindi prevista una soglia, pari a questa percentuale di voti validi espressi per ottenere l’attribuzione di uno o più seggi.  Questi poi verranno ripartiti attraverso il calcolo dei quozienti interi e maggiori resti.



Ogni seggio conseguito da ciascuna lista sarà quindi riassegnato alle circoscrizioni, proporzionalmente ai voti ottenuti da ognuna. Una volta determinato il numero totale dei seggi spettanti ad ogni lista, verrà anche proclamato il candidato eletto con maggiori voti di preferenza espressi dai cittadini. In base alla legge sulle pari opportunità, non possono essere rappresentati uno o l’altro sesso per più di due terzi dei nomi presenti in lista. Questo significa che se si vota per due candidati dovranno essere un uomo e una donna.