Sister Act 2 – Più svitata che mai, diretto da Bill Duke

Sabato 24 agosto, andrà in onda, in prima serata su Rai 1, alle ore 21:25, la commedia musicale del 1993 dal titolo Sister Act 2 – Più svitata che mai. Il film è il sequel del film Sister Act – Una svitata in abito da suora, uscito l’anno prima per la regia di Emile Ardolino, deceduto un anno dopo l’uscita del film. Ecco perché questa volta alla regia c’è Bill Duke apparso in oltre quaranta film come attore, come American Gigolò e Commando e che ha diretto più di 60 film e serie televisive. La sceneggiatura è di James Orr, il produttore è Scott Rudin, la fotografia è di Oliver Wood e le musiche sono di Miles Goodman.



Torna come protagonista il vulcano Whoopi Goldberg e il vecchio cast delle suore, tra cui Maggie Smith (la Madre Superiora) e Rayan Toby, a cui si aggiunge la cantante Lauryn Hill, leader della band The Fugees, qui ancora una giovane promessa della musica.

La trama del film Sister Act 2 – Più svitata che mai: giovani talenti da valorizzare

Sister Act 2 – Più svitata che mai ripercorre le vicende di Deloris Van Cartier, una nota cantante del casinò che, lasciati i panni di suora sotto copertura, ritorna alla sua vita di sempre. Una sera, dopo un suo spettacolo, le fanno visita le sue amiche suore del convento di Santa Caterina, e le espongono un problema: risollevare la scuola annessa, frequentata da alunni con problemi di criminalità, grazie a una serie di attività alternative e in particolare con il suo prezioso aiuto.



L’istituto è condotto dall’Ordine di Frati Francescani in serie difficoltà economiche: da principio, però, Deloris non conosce tutte le vicissitudini verso cui andrà a scontrarsi e accetta di buon grado di aiutare la Madre Superiora e le consorelle, ritornando a vestire i panni di Suor Maria Claretta.

La suora fa l’incontro con la sua classe, frequentata da giovani svogliati e con serie difficoltà familiari, fra cui Rita, una giovane talentuosa che però non si rende conto del suo potenziale.
Suor Maria Claretta la sorprende a cantare un gospel assieme a una compagna di scuola, e si rende conto sin da subito quale sia l’enorme talento dalla sua alunna che però non ne vuole sapere e decide di lasciare la scuola.



Nel frattempo, Suor Maria Claretta, insieme alle sue consorelle, organizzano un coro, in cui spicca uno degli alunni, mentre si esibisce nell’assolo del gospel Oh Happy Day. Le tre suore decidono di iscrivere il coro all’annuale concorso della California, che si deve tenere a Los Angeles: in caso di vittoria, con il compenso, la scuola potrebbe riuscire a risanare i suoi debiti e le sue difficoltà economiche, quindi rimanere aperta.

Gli alunni si recano quindi a Los Angeles, grazie ai soldi delle proprie famiglie, e partecipano al concorso vincendo con il brano Joyfull Joy, a cui partecipa anche Rita con la sua meravigliosa voce, senza rivelare nulla alla madre, estremamente contraria.

Nel frattempo, il preside della scuola vorrebbe squalificare il coro, una volta venuto a conoscenza della vere identità di Suor Maria Claretta, che invece è una cantante di night: la gioia degli alunni e la loro motivazione, però, sono talmente genuine e vere che tutto si conclude con un happy ending. Anche Rita ricuce i rapporti con sua madre, una volta che si è resa conto del talento della figlia e del suo potenziale: la musica, ancora una volta, salva la vita di tanti giovani.