Confronto tra Francesco Paolo Sisto e Nicola Gratteri sulla riforma della giustizia a Coffee Break. Parecchio critico sul testo Cartabia, il procuratore ha esordito così: «Il ministro non si deve impegnare a richiedere l’ampliamento della pianta organica, è il ministro che fa la pianta organica. Poi al Csm si chiede un parere, ma è il ministro che si assume la responsabilità, come si assume la responsabilità dell’accorpamento degli uffici giudiziari e della possibilità di fare rientrare in servizio i magistrati fuori ruoli».



«Se i vari ministeri hanno bisogno di consulenti, ritengo che siano più idonei professori associati di diritto del lavoro o diritto europeo che non un magistrato», ha ribadito Gratteri rivolgendosi a Sisto, sottolineando poco dopo: «Nel 2022, con un anno e mezzo di fermo per i concorsi, ci saranno vuoti di pianta organica che non consentiranno di coprire le assenze di chi va in pensione».



SISTO: “DIFESA É PRINCIPIO INELUDIBILE”

Dopo gli affondi di Gratteri, il sottosegretario Sisto ha messo in risalto: «Le assunzioni sono già realtà, ci sono 21 mila assunzioni tra ufficio del processo, personale e magistrati. Le assunzioni sono già partite, non dica no: basti vedere il bollettino della Gazzetta ufficiale. Qui non stiamo scherzando, quando si dice una cosa la si fa. Questo governo fa le cose». «200 magistrati fuori ruolo non possono essere determinanti ai fini della velocizzazione del processo, a me sembra più una battaglia interna. Non spostano il problema», ha proseguito Sisto, per poi lanciare una frecciatina a Gratteri: «Nelle sue interviste dice sempre di ridurre gli appelli e i ricorsi in Cassazione, ma questo è un dato inaccettabile. Noi dobbiamo aiutare la difesa e dobbiamo migliorare l’offerta, è un principio ineludibile». Il procuratore della Repubblica ha rimarcato: «Migliaia di persone saranno assunte per tre anni e sarà necessario un anno per spiegargli cosa dovranno fare. E in un organico di 10 mila magistrati, 200 magistrati servono. Noi dobbiamo andare a regime per poter fare lavorare tutti e bene».



SISTO: “GRATTERI NON DICA CHE RIFORMA FAVORISCE LA MAFIA”

«Ci sono tanti modi per velocizzare il processo, lei sa perfettamente quante volte si fa appello o ricorso per Cassazione per cose insussistenti», l’altro attacco di Gratteri alla riforma Cartabia, Sisto nettissimo: «Se dobbiamo definire strumentale l’esercizio del diritto di difesa io non sono d’accordo». L’esponente del governo ha poi aggiunto: «In questo regime v’è una prescrizione sostanziale fino al primo grado che ha una durata pazzesca, può durare anche 20 anni e il reato non si prescrive. Il problema non è allungare i processi irragionevolmente, ma ridurne la durata ragionevolmente. In certe corti d’appello perché il fascicolo passi dal I al II grado ci vogliono due anni, è inaccettabile». Sisto ha poi ricordato un’altra pesante accusa di Gratteri al testo: «Lei ha detto che questa riforma favorisce la mafia, è una affermazione pesantissima, non è vero: questa riforma velocizza i processi, tutto qua». Infine, la provocazione del procuratore di Catanzaro: «Perché avete tolto i reati contro la pubblica amministrazione, non la scandalizza? Se questa riforma era perfetta, perché avete fatto questo elenco dei reati più gravi, aderendo a questo aggiustamento?».