Siticibo, il progetto caritatevole promosso e creato dalla Onlus Banco Alimentare, nella giornata di oggi ha compiuto vent’anni. Un’occasione per festeggiare, soprattutto per via degli importanti risultati conseguiti, da un lato, nel recupero degli alimenti destinati allo spreco nella GDO e all’interno di mense e ristoranti, e dall’altro per garantire un pasto alle persone in difficoltà.



Siticibo ha rappresentato, in Italia, per volere di Banco Alimentare la prima applicazione concreta della Legge 155/2003, definita “del Buon Samaritano” e che rispondeva, giuridicamente, all’elevato spreco alimentare della filiera food, in virtù delle crescenti esigenze delle persone in difficoltà economica. Partito dal recupero degli alimenti desinati allo smaltimento nelle mense scolastiche e nella ristorazione, Siticibo nel 2005 è arrivato anche all’interno della filiera della Grande Distribuzione Organizzata. Ora il recupero ricopre gli alimenti cotti, freschi, secchi e surgelati che non possono più essere destinati alla vendita, e in 20 anni vi attività Banco Alimentare è riuscito a salvare più di 203 milioni di pasti, dei quali solamente nel 2022 circa 32 milioni, per un corrispettivo di 16.419 tonnellate, donate ai bisognosi.



Siticibo, Banco Alimentare: “Ora puntiamo al 20% in più”

Per festeggiare i 20 anni del progetto Siticibo promosso dal Banco Alimentare, nella giornata di oggi si è tenuto un tavolo di confronto a Milano, alla presenza, tra gli altri, dell’onorevole Maria Chiara Gadda, di Carlo Alberto Buttarelli (Federdistribuzione) e di Carlo Scarsciotti (Angem). Gadda, commentando il progetto, ha sottolineato che il recupero alimentare avviene nel rispetto “delle corrette prassi igienico sanitarie”, al fine di garantire “la dignità della persona ricevente”.

Per Gadda una realtà come Siticibo, di Banco Alimentare, promuove “la legge antispreco, e la fa vivere ogni giorno”. Buttarelli, invece, ha sottolineato che “siamo felici di partecipare al programma” e sostiene che le aziende associate a Federdistribuzione sono tutte “attive nella donazione o redistribuzione delle eccedenze, collaborando al 92% con Banco Alimentare”. Scarsciotti, invece, sempre parlando all’evento di Siticibo di Banco Alimentare, ha detto che Agens promuove i valori della condivisione alimentare, pur sottolineando le difficoltà del settore del food “che si trova ad affrontare un aumento dei costi di preparazione del 55%”.



Giovanni Bruno, invece, presidente di Banco Alimentare e promotore di Siticibo ha sottolineato che ora la Onlus punta, nel prossimo triennio, ad aumentare la raccolta nella GDO del 24%, per un corrispettivo del 20% in più di pasti raccolti e recuperati. “Abbiamo avviato un progetto per sostenere, anche economicamente”, ha detto, “lo sviluppo di Siticibo a cura dei 21 Banchi Alimentari in tutta Italia. Si sta inoltre realizzando un percorso di transizione digitale che semplifica gli aspetti amministrativi e logistici. Infine, [le] Strutture caritative saranno destinatarie di supporto con formazione, attrezzature e materiali”.