Gli Skiantos e Pablo Perissinotto insieme al Movimento 5 Stelle contro il precariato. Gli artisti hanno dato vita a un flash mob in piazza Duca D’Aosta, sotto Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale, con tanto di canzone anti Briatore e Santanchè. Un brano – intitolato “I giovani” – contro l’instabilità lavorativa e il lavoro sottopagato, coprodotto dai consiglieri regionali Marco Degli Angeli, Marco Fumagalli, Dino Alberti e Raffaele Erba, oltre ad esponenti M5S di Piemonte e Friuli-Venezia Giulia.



Il flash mob non ha riscosso grande successo, ma bisogna segnalare la presenza di qualche giovane con cartello in mano: “Il precariato è un pacco”. Dopo aver eseguito la canzone “Sono un ribelle mamma”, gli Skiantos e Pablo Perissinotto hanno interpretato la canzone a sostegno dei giovani lavoratori “che non si fanno più fregare”. “Oggi abbiamo portato in piazza, davanti a un’istituzione, questo urlo da parte dei giovani che chiedono aiuto e chiedono attenzione”, le parole del consigliere grillino Degli Angeli.



Skiantos e Perissinotto contro Briatore-Santanchè

“Sono 1 milione e 200mila i giovani tra i 18 e i 36 anni che sono andati all’estero perché qui in Italia non trovano opportunità e quando trovano opportunità vengono sfruttati. Abbiamo visto che le campagne elettorali passate e soprattutto le prime azioni di questo governo vanno tutte in direzione di smantellamento dei diritti sociali e soprattutto non guardano alle nuove generazioni”, le parole di Degli Angeli riportate dall’Ansa.

La canzone interpretata da Skiantos e Perissinotto è nata da un’idea di quest’ultimo, che nel corso dell’ultimo anno ha raccolto numerose testimonianze sul disagio lavorativo. Come già anticipato, nel brano vengono citati volti del mondo politico e imprenditoriale come Flavio Briatore e Daniela Santanchè: “Perché sono personaggi famosi che si sono molto esposti sul tema, lasciandosi andare a delle dichiarazioni a mio avviso molto violente e molto arroganti”, le parole del cantautore. Una provocazione mirata, destinata ad accendere aspre polemiche tra musica e politica. Per il momento i diretti interessati non hanno commentato la vicenda.