Dovevano risolvere lo stallo uscito fuori dal voto dello scorso aprile, ma le nuove elezioni tenutesi domenica in Bulgaria hanno confermato la situazione d’incertezza. Il partito Gerb di centrodestra, guidato da Boyko Borisov, primo ministro del paese per ben tre volte, avrebbe ottenuto infatti il 22,3% dei consensi alle elezioni parlamentari contro il 21,3% di “C’è un popolo come questo” (Itn), capeggiato dal popolare intrattenitore televisivo e cantante Slavi Trifonov. Ed è proprio lui il grande personaggio di queste elezioni. Qualcuno lo ha già ribattezzato il “Grillo di Bulgaria” ed in effetti qualche similitudine esiste. In primis la provenienza dal mondo dello spettacolo, ma anche l’aver fatto della lotta contro la corruzione uno dei propri cavalli di battagli. Trifonov, infatti, ha solleticato la rabbia dei bulgari nei confronti dei partiti tradizionali, descrivendo la Bulgaria come un Paese in cui “la mafia ha uno Stato“. Nel mirino è finito in particolare il suo leader Borisov, definito un campione di “corruzione e incompetenza“.



SLAVI TRIFONOV, IL GRILLO DI BULGARIA

Il profilo di Slavi Trifonov, però, differisce da quello di Beppe Grillo in alcuni aspetti. Meno vulcanico del comico genovese ma più enigmatico, Slavi, due metri d’altezza, si presenta con giubbotto di pelle e orecchini da pirata. Se i bulgari hanno deciso di fidarsi delle sue promesse, anche in assenza di un programma politico solido, è perché per vent’anni Trifonov ha dominato la scena del talk show politici. Da quando ha annunciato la decisione di scendere in campo in prima persona, però, Trifonov si è inabissato, al punto da meritarsi l’appellativo di “sottomarino”. Slavi si sottrae ai media – e in questo ricorda i grillini della prima ora – preferendo comunicare soltanto attraverso il proprio canale televisivo. Le stranezze al suo riguardo non mancano: dopo il successo di aprile, ad esempio, restò in isolamento per giorni, dichiarando di avere sintomi simili al coronavirus. In ogni caso il suo consenso non viene scalfito neanche dalle sue proposte particolari: come quando provò a formare un governo proponendo come premier la campionessa mondiale di scacchi Stefanova, appena eletta deputata. La realtà, adesso, è che la Bulgaria deve fare i conti con lui: i partiti tradizionali di destra e sinistra non possono ignorare una forza che ha più del 20% in Parlamento. Se sarà stallo o nuovo governo lo stabilirà in buona parte il Grillo di Bulgaria.

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