Gli Slipknot tornano con un nuovo disco. La metal band americana pubblica infatti il nuovo album “We are not your kind”, dedicandolo a coloro che non si sentono mai parte di nulla. Il sesto disco, in uscita oggi 9 agosto 2019, a cinque anni dal precedente, si è fatto attendere a lungo dai fan. Intanto hanno allontanato Chris Fehn per dispute legali. Ma non sono mancati momenti ancor più difficili, come la morte della figlia 22enne di Clown, uno dei pilastri della band. Ma gli equilibri interni sono rimasti intatti. «Con questo disco abbiamo lavorato come facevamo una volta, come un gruppo. Riscoprendo che cosa ci tiene uniti e facendo tante jam session. Siamo tornati indietro per andare avanti». Nei prossimi mesi partirà un tour che farà tappa anche a Milano. Ovviamente con le nuove maschere, anche se una parte dei fan non hanno apprezzato il restyling. «Succede ogni volta! E Corey (Taylor, il frontman, ndr) è quello che si becca la parte peggiore perché lui cambia la sua maschera radicalmente, mentre altri di noi fanno solo delle piccole variazioni per mantenere un’identità riconoscibile. Ma io credo che Corey ami molto creare questa controversia», ha spiegato Root, come riportato dal Corriere della Sera.
SLIPKNOT “WE ARE NOT YOUR KIND”, OGGI ESCE NUOVO ALBUM
Gli Slipknot aggiornano le “uniformi” a ogni album. Dunque le maschere horror e le tute da carcerato sono fresche di restyling. Il titolo scelto per il nuovo disco è la sintesi del messaggio che vuole trasmettere l’album. «Ognuno può darvi il proprio significato, ma per quanto mi riguarda il riferimento è a tutte le persone che non si sentono mai parte di nulla e non riescono a inserirsi da nessuna parte», ha spiegato il chitarrista Jim Root, come riportato dal Corriere della Sera. Inoltre, ha raccontato di non essersi mai sentito a suo agio in nessun contesto dalle scuole elementari. «Ho sempre avuto questa sensazione di solitudine, di essere strano». E a chi come lui si sente così ha spiegato: «Esiste una comfort zone, una cultura. A loro diciamo “non sei solo, vai bene come sei e anzi, forse è meglio non far parte di un certo tipo di persone”». Ma l’emarginazione è sempre stato uno dei temi affrontati dagli Slipknot nei loro album. Ma nel tempo isolamento e solitudine hanno mutato forma con il web e i social. «Le persone grazie ai social possono sentirsi facilmente, ma sembra che abbiano paura di comunicare davvero. C’è una grande insicurezza. Ma se avessero il coraggio di togliersi le maschere, capirebbero di avere tutti più cose in comune di quel che sembra».