La quarta stagione di Slow Horses ha come protagonista il giovane agente River Cartwright, interpretato dall’attore britannico Jack Lowden (Dunkirk, Maria Regina di Scozia), già candidato agli Emmy 2024 per il titolo di “attore non protagonista” per la terza stagione. Di River sappiamo due cose fondamentali, la prima è che è un agente segreto promettente, ma che purtroppo durante un’esercitazione ha commesso un grave errore, motivo per cui lo hanno spedito al “pantano”, la sede distaccata dove l’MI5 parcheggia gli agenti “brocchi”, gli “slow horses” appunto.
La seconda cosa che sappiamo di River è che è il nipote di David Cartwright, per lunghi anni “prima scrivania” dei servizi segreti di Sua Maestà. Il nonno – interpretato da Jonathan Pryce (Evita, Il Trono di Spade, I due Papi) – non ha mai raccomandato il nipote, anzi ha cercato di contrastare la sua volontà di diventare un agente segreto, seguendo le sue orme. Ora David è vecchio e incomincia ad avere problemi di memoria, ma si ricordano perfettamente di lui sia i nuovi capi del MI5 che gli anziani del “pantano”.
L’ispettore Jackson Lamb – interpretato dal grande Gary Oldman, premio Oscar per la sua interpretazione di Winston Churchill in L’ora più buia – non ha mai avuto un buon rapporto con il nonno di David. Anche Catherine Standish, la sua segretaria ora relegata al “pantano”, non si è lasciata bene con il suo vecchio capo. Eppure entrambi devono intervenire non solo per salvare River – tutto sommato un agente amato e rispettato della loro squadra -, ma anche per proteggere il vecchio Cartwright, ora seriamente in pericolo.
I guai hanno origine in Francia, dove operava una squadra fuori controllo e a cui il vecchio capo dei servizi aveva dato spago, foraggiandola per anni con armi e soldi. Il perché ora questi mercenari si siano rivoltati contro il vecchio Cartwright lo scopriremo solo nel corso dei sei episodi (tutti disponibili su Apple TV+). Anche David, messosi subito sulle orme dei killer che sono venuti a uccidere il nonno, deve scoprire molte altre verità su di lui e sulla sua famiglia. Soprattutto per quanto riguarda quella parte della storia che non ha mai conosciuto e che il vecchio nonno ha volutamente coperto.
Slow Horses è ormai una serie di punta della piattaforma Apple e sembra destinata ad altre stagioni di successo: tratta dai romanzi “gialli” dello scrittore britannico Mick Herton, è infatti già in produzione la quinta stagione per il 2025. Colpisce nella sceneggiatura la capacità di tenere insieme l’ironia dell’ispettore Lamb, reso crudamente realistico da Oldman, con l’imperizia dei giovani della sua squadra, sempre più vicina ad assomigliare ad un’armata Brancaleone. Resta da citare nel cast la partecipazione di Kristin Scott Thomas (Il paziente inglese, Quattro matrimoni e un funerale, Fleabag) nei panni di Diana, la cinica ma efficiente alter ego di Lamb, capo tuttofare dei servizi segreti.
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