Tre italiani su quattro dicono di volerla adottare nei prossimi anni, anche se al momento solo uno su due riesce a metterla in pratica. Parliamo di quella che gli inglesi chiamano smart life, ovvero di uno stile di vita capace di coniugare sostenibilità, salute, benessere, semplicità ed efficienza. Uno stile di vita che coinvolge quindi tutti gli aspetti della nostra esistenza: dal lavoro, al tempo libero, dalla salute al divertimento, passando naturalmente per gli immancabili fornelli.
Già, perché anche in cucina la capacità di seguire una filosofia smart può fare la differenza. A dirlo è uno studio condotto dall’Istituto Internazionale AstraRicerche per conto di AMC, azienda leader di mercato nel settore dei sistemi di cottura in acciaio inox di alta qualità e attiva promotrice della cucina e dell’alimentazione smart, secondo il quale quasi il 75% degli italiani vede nello smart cooking un sistema semplice, veloce, comodo ed efficace, che consente di liberare la fantasia e ottenere ricette gustose, leggere e sane con un limitato uso di risorse (dall’acqua all’energia) e prive di sprechi.
Dalla teoria alla pratica
Ma che cosa significa, in concreto, seguire questa tendenza al momento di preparare pranzo e cena? La ricerca di AMC evidenzia che in cucina il concetto di smart è associato in primo luogo all’utilizzo di prodotti tecnologici accanto a una spiccata attenzione al cucinare sano: la pensa così l’82,9% del campione. Fondamentale è inoltre la capacità di cucinare in modo più semplice e rilassato (80,4%) e di raggiungere un’alta qualità alimentare (78,9%).
Se si considerano poi le caratteristiche degli ingredienti da preferire, spiccano quelli privi di rischi (54,6%) e ricchi di nutrienti essenziali (45,1%). Sapore e gusto invece si piazzano al terzo posto (44,8%), confermando che per gli italiani la salute vince anche sull’edonismo.
La cucina smart deve inoltre tenere conto del benessere psicofisico. E questo non solo in termini di qualità del cibo, ma anche di esperienza e comfort nel momento della sua preparazione. I dati lo confermano: il 73,8% degli intervistati apprezza un modo di cucinare efficiente e veloce, il 72,9% pensa che il divertimento sia un ingrediente indispensabile, il 67,1% ritiene importantissima la possibilità del multitasking in cucina. Ma non solo. Più di un terzo degli intervistati afferma infatti che è essenziale cucinare senza sprechi e con un basso uso di risorse, sottolineando l’importanza della sostenibilità anche ai fornelli.
Infine, una nota merita anche il tema delle fonti di ispirazione: a guidare le preferenze degli italiani sono in questo caso sono le ricette condivise tra parenti o amici (48,5%), seguite a poca distanza (40,9%) dalle App e dai siti web dedicati alla cucina.
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