Smart&Hack, l’hackathon nazionale organizzato dall’agenzia per il lavoro Risorse, che opera nel settore della ricerca, selezione e somministrazione di personale, è stato vinto in Veneto da tre studenti dell’Università di Padova che hanno proposto un contatore smart. Nelle case del futuro, questo strumento consentirà di evitare gli sprechi d’acqua attraverso tecnologie di ultima generazione. L’iniziativa è stata promossa con il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’ateneo e con SMACT Competence Center, nonché col patrocinio del Comune e della Città di Vicenza.
I vincitori di questa edizione sono stati Luca De Gregorio, Salvatore Manfredi D’Angelo e Dilnaz Temirkulova, i quali studiano Artificial Intelligence and Robotics, Fisica teorica e Development and International Cooperation Sciences alla Sapienza Università di Roma. I tre giovani hanno accettato la sfida lanciata da Xylem Water Solutions Italia. A promuovere il loro progetto è stata una giuria presieduta dal professor Fabrizio Dughiero, tra i componenti anche Marco Pagano, CEO di Risorse. Quest’ultima ha assegnato anche lo Smart&Hack Innovation Award, il premio speciale dedicato all’innovazione, che è andato invece a Jacopo Lin e Matteo Billato, studenti di Ingegneria dell’Energia e di Economia dell’Università di Padova, per un progetto dedicato alla digitalizzazione della documentazione per l’assemblaggio dei climatizzatori in collaborazione con Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems.
Il contatore d’acqua innovativo che ha vinto lo Smart&Hack in Veneto
A spiegare il funzionamento del contatore d’acqua innovativo che si è aggiudicato la vittoria dello Smart&Hack in Veneto sono stati i creatori stessi: “Abbiamo immaginato per Xylem il contatore d’acqua della casa del futuro, basato su un sistema elettromagnetico, collegato a una scheda di Arduino che, comunicando in cloud, garantisca la raccolta dei dati relativi al flusso d’acqua nel corso del tempo: in caso di rilevazione di flussi anomali, un’elettrovalvola sarà in grado di bloccare l’erogazione dell’acqua. Un’app permetterà di monitorare i consumi domestici e, grazie all’intelligenza artificiale, anche di predire i consumi e ricevere dei suggerimenti su come comportarsi”.
Luca De Gregorio, Salvatore Manfredi D’Angelo e Dilnaz Temirkulova ritengono che la lotta contro lo spreco dell’acqua, anche in Italia, sia un obiettivo primario che la popolazione deve perseguire quotidianamente. È della stessa idea Xylem Water Solutions Italia, che li ha affiancati nel progetto. Il focus dell’azienda è infatti da tempo basato sulla sostenibilità e sull’evoluzione per il controllo di questo bene prezioso. “L’entusiasmo di questi 3 ragazzi è stato contagioso: hanno saputo cogliere a pieno la sfida che abbiamo lanciato. Li aspettiamo in azienda per coinvolgerli nella realizzazione di questo progetto”, ha affermato Stefano Andretta, sales engineer.
La soddisfazione dei vertici di Smart&Hack
I promotori di Smart&Hack non possono che dirsi entusiasti dei risultati raggiunti in questa edizione dell’hackathon, che ha permesso a tanti giovani di confrontarsi con aziende leader pronte ad ascoltare le loro idee. L’obiettivo finale di Risorse è infatti quello di ricercare talenti sul territorio e agire da facilitatori per il loro ingresso nel mondo del lavoro. Sono sei in totale le realtà imprenditoriali che hanno partecipato al progetto: AFV Beltrame Group, AWMS Gruppo Zucchetti, EXOR International – Corvina, Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems, HWG Sababa, Xylem. Le Università che hanno proposto i loro progetti invece sono state venti.
“Con questa settima edizione Smart&Hack si conferma un progetto di innovazione sociale di grande successo e la cui qualità dei progetti continua a crescere. L’iniziativa ha suscitato l’interesse di talenti con formazione diversa, da quella STEM a quella umanistica”, ha affermato l’innovation and sales director Alessia Scarpa. L’intenzione è quella di andare avanti, già a partire da novembre, quando approderà a Milano. “Dobbiamo credere di più nei giovani. Queste occasioni di coinvolgimento dei talenti devono moltiplicarsi, perché danno un’opportunità alle nostre studentesse e ai nostri studenti di mettersi alla prova in un modo alternativo rispetto all’insegnamento classico, di immergersi nell’imprenditorialità. Una competenza che gli sarà molto utile in futuro”, ha concluso Fabrizio Dughiero, presidente della giuria.