Samsung è recentemente finita sotto accusa per un utilizzo improprio dell‘Intelligenza artificiale che ritoccherebbe le foto scattate con gli smartphone, senza il consenzo degli utenti. Il caso è scoppiato a causa di alcuni scatti postati su Reddit, che mostravano la luna fotografata con un Galaxy S23 che ha la nuova funzione “Space Zoom” e permette di migliorare l’immagine ed ottimizzarla attraverso alcuni strumenti automatici. Confrontando le foto senza filtri, è evidente che la tecnologia ha aggiunto dettagli che in realtà non esistono. Da qui la delusione di alcuni utenti che si sono sentiti ingannati da una funzione che produce “fake“.
La compagna ha risposto pubblicamente, ammettendo che l’AI aggiunge dettagli per il miglioramento delle immagini, ma difendendosi affermando che questa modalità può essere disattivata. Tuttavia il professor David Leslie, dell’Istituto Turing, sulle pagine del quotidiano Daily Telegraph ha fatto alcune considerazioni sull’argomento, concludendo che “probabilmente siamo arrivati ad un punto di non ritorno e qualcosa irrimediabilmente è andato storto“.
Caso Samsung punto di non ritorno? “Foto saranno sempre meno reali”
Dalle conclusioni del professore di tecnologia David Leslie, si capisce chiaramente che le compagnie produttrici di smartphone stanno investendo moltissimo sull’implementare l’intelligenza artificiale che c’è dietro la modifica delle foto. Queste opzioni sono diventate uno dei punti chiave della competizione. Il problema però è che spesso agiscono in segreto. Cioè quando l’utente non deve attivare alcuna funzione aggiuntiva per ottimizzare le immagini. Questo rappresenta un potenziale rischio, che come fa notare l’analista dell’istituto di ricerche CCS insight, Ben Wood, “In futuro le foto scattate con il telefono somiglieranno più a quello che l’utilizzatore vuole essere piuttosto che alla realtà”.
Il pericolo infatti è un crescente aumento del fotoritocco che diventa sempre più indispensabile, portando così ad una distorsione della verità e dell’immagine che le persone hanno di sè stessi. A causa delle polemiche sollevate dal caso Samsung c’è anche chi invece vuole andare controcorrente e riportare all’attenzione una necessità del vero. Per compensare la mancanza di fiducia che molti attualmente mostrano nei confronti delle foto pubblicate online, Adobe, la compagnia produttrice di Photoshop, ha creato un nuovo strumento da applicare agli scatti. Sarà inserita una scritta che indica quando la foto è stata migliorata. Dana Rao, consulente legale del gruppo ha aggiunto “Le persone devono sapere esattamente cosa è stato modificato per riacquistare la fiducia nel digitale“.