Il mercato degli smartwatch è in forte sofferenza e lo dimostrano i numeri. Nel primo trimestre del 2023, dall’uno gennaio al 31 marzo, si è registrata una contrazione di 1,5 punti percentuale, che è senza dubbio più contenuta rispetto al Q4 del 2022, ma che comunque conferma un trend negativo del settore, così come sottolineato da Hdblog.it. Nel complesso l’anno passato si è chiuso con una crescita del mercato, +12 per cento in totale, a conseguenza di una crisi economica che si è diffusa a livello globale, ma anche per via dell’assenza di nuovi prodotti proposti dai principali attori del mercato, leggasi Apple e Samsung in primis.
Negli ultimi sei mesi, quindi, il mercato degli smartwatch globale è calato, e lo ha fatto in maniera significativa, e alla base di tale decrescita vi sarebbero delle nuove tipologie di prodotti scelti dai consumatori. In particolare Counterpoint parla di una contrazione degli orologi intelligenti definiti HLOS, ovvero, che hanno un sistema operativo di alto livello, leggasi watchOS o wearOS, mentre gli smartwatch di fascia più bassa, di contro, sono cresciuti.
SMARWATCH, MERCATO GLOBALE IN CALO: TUTTI I BIG IN CALO
In ogni caso la multinazionale di Cupertino continua a guidare il mercato, con Apple che al momento detiene il 26 per cento di share, ma resta comunque in calo rispetto al 32 per cento di un anno fa di questi tempi, quindi meno sei punti percentuali. Su base annua le spedizioni sono diminuite del 20 per cento, e per la prima volta in tre anni sono scese sotto il livello di dieci milioni di unità.
Secondo Counterpoint, oltre alla crisi economica globale, anche lo scarso appeal nei confronti dell’Apple Watch Series 8 ha pesato nella crisi, visto che l’ultimo orologio intelligente della Mela ha avuto indubbiamente meno successo rispetto ai suoi antenati. Seconda posizione per gli indiani di Fire-Boltt, prodotti venduti praticamente solo in patria, mentre in terza posizione c’è Samsung, in calo del 15 per cento su base annua. In perdita infine anche Huawei che ha perso 14 punti percentuali in Cina, guadagnando però in altre nazioni, con un calo complessivo del 9 per cento.