In occasione del Giubileo 2025 è stato confermato lo smart working a Roma. L’accordo è stato recentemente firmato dai sindacati, dalla Regione Lazio e dalle organizzazioni datoriali. La misura è stata quasi “un obbligo” per migliorare la mobilità e congestionare il traffico.

Sull’Accordo Quadro non poteva certamente mancare il Commissario Straordinario per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, Roberto Gualtieri. Il lavoro organizzativo adesso spetterà ai datori e alle aziende così da organizzare il lavoro da remoto dei dipendenti.



Smart working a Roma: cosa prevede l’Accordo Quadro?

Lo smart working a Roma sarà aumentato in occasione del Giubileo 2025. L’intenzione è aumentare i lavoratori da remoto, soprattutto per coloro che devono recarsi nelle sedi aziendali e presso gli uffici in città, riducendo il caos e apportando miglioramenti alla mobilità, proprio come cita l’Accordo Quadro e il sindaco Roberto Gualtieri:



Roma si trova in un periodo cruciale per la sua trasformazione, e questo accordo Quadro per ampliare e permettere lo smart working contribuirà al miglioramento della mobilità e al decongestionamento del traffico in un periodo delicato e decisivo.

Il Sindaco di Roma ha spinto molto nel raggiungimento di un accordo conveniente (soprattutto nel settore privato). Come plus. Gualtieri ha promesso di dar la possibilità di prolungare lo smart working e di poterlo riattivare anche in un secondo momento (post Giubileo 2025).

Lavoro agile almeno fino a dicembre

Il lavoro agile nella Capitale d’Italia inizierà da subito e durerà – almeno in un primo momento – fino a dicembre 2024. L’idea è di migliorare la mobilità e decongestionare il traffico così da poter permettere ai cantieri stanziati dai fondi giubilei di poter terminare i lavori in fretta e causare meno disagi possibili.



A gennaio 2025 i sindacati, la Regione e il Sindaco di Roma, si riuniranno monitorando l’andamento dello smart working fino a dicembre, così da poter valutare una proroga e una nuova riattivazione dell’Accordo Quadro.