Ve lo avevamo già scritto, la Smemoranda è salva, e ora si appresta a tornare nei negozi, pronta in vista dell’anno scolastico 2024-2045 che aprirà ufficialmente i battenti fra circa un mese e mezzo a seconda delle varie regioni. Dopo il fallimento e l’addio nel 2024, la mitica “Smemo” è stata salvata e si appresta quindi a fare il suo ritorno nelle cartelle e sui banchi di scuola di mezza Italia, sempre con il suo solito format che l’ha contraddistinta.



Il merito di questo ritorno in pompa magna della Smemoranda è di due imprenditori Valerio Benini e Lucio Santoro, il primo originario di Milano e il secondo di Londra, che hanno creato la nuova sede in provincia di Piacenza presso le aziende Faboss e Santoro Srl. Addio quindi al capoluogo lombardo dove la mitica Smemo era nata nel lontano 1978, divenendo non tanto un diario di scuola quanto un compagno di viaggio, un amico inanimato a cui affidare i propri segreti, le proprie curiosità, dubbi ma anche gioie e dolori, il tutto custodito gelosamente lontano da occhi indiscreti (soprattutto da genitori).



SMEMORANDA È TORNATA: UN DIARIO DA CUSTODIRE GELOSAMENTE

Di fatto la Smemoranda spesso e volentieri, grazie a ritagli, pagine di giornale, “documenti” e testimonianze, raddoppiava in volume, venendo poi archiviata a fine anno per essere sostituita con una nuova. Divenne in breve tempo un vero e proprio oggetto cult, al punto che con la stessa hanno iniziato a collaborare anche grandi artisti facenti parte di diversi campi, dalla musica, al cinema, alla cultura, allo sport, tutti pronti a dare il proprio apporto per accompagnare gli studenti nel loro periodo di vita più bello.

Il massimo della popolarità era stato raggiunto negli anni ’90, per poi iniziare piano a piano decrescere, soppiantata anche dai mezzi tecnologici, il nuovo luogo dove custodire i propri segreti. E così che si è arrivati al triste giorno del fallimento nel 2023, dopo di che Smemoranda è andata all’asta.



SMEMORANDA È TORNATA: IL FORMAT CLASSICO E LA NOVITÀ GORJUSS

Sembrava un buco nell’acqua visto che nessuno era interessato all’acquisto, dopo di che sono arrivati due salvatori, che hanno voluto credere nella Smemo, ridandole vita. Il salvataggio ufficiale ha come data il 19 giugno, e subito sono scattate le operazioni di stampa con l’obiettivo di “mantenere inalterate le sue principali caratteristiche”, spiega Valerio Benini.

Una Smemoranda versione “dodici mesi”, che strizzerà anche l’occhio all’ambiente visto che sarà realizzata con della carta riciclata grazie all’ottenimento della certificiazione Fsc. Ci sarà anche qualche piccola novità, a cominciare da Gorjuss, una bimba con calze a righe e capelli lunghi, che è un simbolo dell’azienda di Santoro e che viene realizzata dall’illustratrice scozzese Suzanne Walcott. Riuscirà la Smemoranda a tornare ai fasti di un tempo? Forse no ma in ogni caso vederla sugli scaffali dei negozi e dal prossimo settembre sui banchi di scuola, non può che farci venire un bel sorriso.