Scandalo presso il museo Smithsonian per una collezione razzista di cervelli umani. È finito in guai seri il consorzio federale di musei di Washington per centinaia di cervelli ammassati nella prima metà del Novecento con lo scopo di dimostrare la superiorità della razza bianca. Al momento, si apprende dal Washington Post, il principale imputato sarebbe Ales Hrdlicka, antropologo originario dell’attuale Repubblica Ceca che fu curatore del National Museum of Natural History fino alla morte nel 1943.
I cervelli custoditi nei depositi dello Smithsonian sono oltre 250 e sono appunto stati raccolti quasi tutti per conto di Hrdlicka. La maggioranza di questi appartengono a persone di colore, ma anche a nativi e perfino ad alcuni filippini morti a inizio Novecento dopo essere stati condotti dal governo americano all’Esposizione Mondiale di St. Louis. Hrdlicka era convinto di poter dimostrare la superiorità dei bianchi e dei nordici sulla base di presunte differenze anatomiche tra le razze. Da qui l’enorme scandalo che è nato dalla decisione di riportare alla luce questa inquietante collezione nata da uno scopo profondamente razzista per dimostrare teorie mai verificate e anzi smentite successivamente dalla scienza.
Collezione razzista di cervelli umani, rabbia contro lo Smithsonian
Lo Smithsonian nell’occhio del ciclone per una collezione razzista di cervelli. A questa istituzione fanno capo centri di ricerca e 21 musei oltre allo zoo di Washington e pertanto la bufera sta assumendo proporzioni importanti negli Stati Uniti e non solo. Questi cervelli, raccolti per conto del controverso antropologo Ales Hrdlicka, fanno parte della collezione di oltre 30.000 fra ossa, crani, denti e resti mummificati del National History Museum, spesso provenienti da ospedali, cimiteri, campi di battaglia e obitori.
La collezione da tempo non è esposta al pubblico ma ciò non le ha impedito di essere oggetto di una polemica durissima. Mentre l’inchiesta del Washington Post prosegue, il responsabile dello Smithsonian Lonnie Bunch ha annunciato la creazione di una task force per determinare cosa fare con i resti utilizzati in passato per dimostrare la superiorità dei bianchi e in particolare dei popoli nordici.